L'abbandono della Venere dormiente


Giorgione, Venere dormiente, 1510 circa, Dresda, Gem
äldegalerie.

 
 

La Venere di Giorgione non è la dea nascente dalla spuma del mare, né quella dell’amore, generatrice dell’uomo e cosciente del proprio potere, bensì è una splendida donna nuda, castamente dormiente, ignara della propria bellezza e dell’osservatore. Il corpo si allunga ondulatamente e si inserisce in modo armonioso nel paesaggio illuminato dalla calda luce crepuscolare. Si suppone che l’opera sia stata finita da Tiziano.

 

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