La rinuncia al ruolo celebrativo o denigratorio della poesia:
Una voce cristiana di fronte alla morte

A. Manzoni, Il cinque maggio




 


Tema della composizione è il rifiuto della funzione celebrativa della poesia, puntando  invece
sulla sua capacità di far meditare sul senso dell’esperienza umana dei grandi della storia e soprattutto sul profondo significato della morte cristiana. di Napoleone.

Manzoni dice di non aver voluto esaltare Napoleone durante la sua vita terrena, quando era sul trono, fu sconfitto, quando ritornò al potere nel periodo dei cento giorni , e quando infine venne esiliato.

Gli dedica  invece una  poesia nel momento della sua scomparsa; i versi diventano testimonianza di un dramma umano. Anche un grande personaggio come Napoleone vive l’ angoscia della solitudine e del ricordo doloroso di un passato irrevocabile.

Secondo Manzoni,  i momenti che precedono la morte possono essere causa di grande turbamento, addirittura possono portare alla disperazione chi guarda al passato con un animo ancora legato alle vicende della terra.

Con un grande atto di umiltà Napoleone chiede aiuto a Dio e la fede gli consente di affrontare la morte con maggiore serenità. La poesia di Manzoni ha il compito di celebrare cristianamente il trionfo della fede, come dimensione superiore di vita che segna l’ esistenza anche dei grandi personaggi della storia.
 

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,

muta pensando all’ultima
ora dell’uom fatale;
né sa quando una simile
orma di pie’ mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.

lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
 
  
 
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all’urna un cantico
che forse non morrà
.


Egli è vissuto. Come senza vita,
esalato l'ultimo sospiro,
rimase il suo corpo privo di vita
Spoglio di un’ anima tanto grande,
allo stesso modo, turbata
rimane  la terra alla notizia (della sua morte)

pensando in silenzio all’ultima
sua ora che gli è stata fatale;
e non sa quando un simile
uomo nuovamente verrà
sulla terra, insanguinata dalla guerra
a segnare la scena storica.

La mia ispirazione poetica
lo vide trionfante sul trono e non lo esaltò;

quando poi, con rapide vicissitudini,
fu sconfitto, riabilitato e definitivamente battuto,
non unì la sua voce
alle mille altre di lode o di denigrazione

 

libera da servile adulazione
e da vili accuse oltraggiose,
si leva ora commossa all’ improvvisa
scomparsa di un uomo così importante;
e dedica al suo sepolcro parole
forse destinate a non essere dimenticate
.
 

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