Imperi, imperialismi, globalizzazione

10 DICEMBRE 2003 - PROVA DI ITALIANO – CLASSE 5^ A MERCURIO
 

ARTICOLO O SAGGIO –  Ambito socio-economico

Argomento: Imperi ed imperialismi: attualizzazione di antiche forme di potere.

L'espansione dell'impero romano ed il suo successivo consolidamento sono stati accompagnati dalla realizzazione di opere di ingegneria e di architettura che, con il loro enorme valore funzionale ed estetico, contribuirono a creare la coesione culturale dei popoli coinvolti. Moltissime sono le aree archeologiche, sparse in tutto il bacino del Mediterraneo e nell'Europa centrale, che attualmente testimoniano questa grande espansione con resti monumentali di ponti, acquedotti, cinta murarie e porte, teatri, templi, basiliche, fori, archi di trionfo ed intere strutture urbane. Agli eserciti romani in marcia e ai successivi commerci ed interscambi erano infatti necessari strade e ponti; agli insediamenti appena realizzati era indispensabile la protezione di mura fortificate e di porte, mentre, per la diffusione del modello di vita romano, era necessaria la costruzione di acquedotti che dotassero le città di acqua potabile, di terme, teatri e fori per poter costituire i centri della vita sociale e completare la "romanizzazione" delle popolazioni annesse.

Il rinnovato interesse per lo studio dell'imperialismo ha modificato il dibattito sulla globalizzazione, centrato finora esclusivamente sulla critica al neoliberismo e sui tratti nuovi del mercato mondiale. Un concetto sviluppato dai principali teorici marxisti del XX secolo - che ha conosciuto una grande diffusione nel corso degli anni '70 - attira di nuovo l'attenzione degli analisti a causa dell'aggravarsi della crisi sociale del Terzo Mondo, al moltiplicarsi dei conflitti armati e alla concorrenza mortale tra le aziende. La nozione di imperialismo concettualizza due tipi di problemi: da una parte i rapporti di dominio in vigore tra i ricchi Paesi industrializzati del centro e i popoli della periferia, e dall'altra i legami che prevalgono tra le grandi potenze imperialiste a ogni evoluzione del capitalismo. Qual è l'attualità della teoria dell'imperialismo? In che modo può contribuire a spiegare la realtà contemporanea? La polarizzazione della ricchezza conferma l'importanza della teoria imperialista nel suo senso originario. Quando le rendite di tre multimilionari superano il prodotto interno lordo di 48 nazioni, e quando ogni quattro secondi un individuo della periferia muore di fame, è difficile nascondere che l'allargamento della forbice tra i paesi avanzati e i paesi sottosviluppati obbedisca a rapporti di oppressione. Oggi è incontestabile che questa asimmetria non è un avvenimento "passeggero", che sarà corretto dalla "pioggia" dei benefici della globalizzazione. I paesi periferici non sono soltanto i "perdenti" della globalizzazione, ma sopportano una intensificazione di quel trasferimento di ricchezza che storicamente ha frenato il loro sviluppo.


Claudio Katz (professore all'Università di Buenos Aires e ricercatore al CONICET, tra i promotori della rete argentina Economistas de Izquierda - EDI). Dal mensile Inprecor (settembre 2002).
 

  Analisi della traccia e materiali informativi.

Il lavoro richiede le seguenti forme di concettualizzazione:
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riformulazione del concetto di impero come forma di organismo-istituzione di carattere plurietnico e plurinazionale che, nella storia dell'Europa mediterranea, ha fatto sentire in fasi successive la sua influenza a livello economico, politico, culturale.
- Esemplificazioni relative al ruolo degli imperi romano, bizantino, arabo, del sacro romano impero.
- Ricomparsa di una struttura imperiale di carattere universalistico nell'Europa del '500 ( impero di Carlo V d'Asburgo ) - L'impero  su cui non tramonta mai il sole - imperi coloniali ed avvio dell'economia mondo ( Braudel )
- Imperialismi di fine Ottocento, come risposta alla crisi economica degli anni '70, nazionalismi aggressivi.
- Il crollo degli imperi plurietnici dopo il primo conflitto mondiale
- Il bipolarismo ( USA _ URSS ) dopo il secondo conflitto mondiale. L'equilibrio tra due aree di influenza in ambito politico, ideologico-culturale ed economico
- Monopolarismo americano dopo la fine del comunismo ( anni '90 ) e l'espansionismo delle economie dei pesi industrializzati. Globalizzazione, iperliberismo e nuove forme di imperialismo economico a livello mondiale.
- La guerra preventiva e l'estensione dell'area di controllo dei paesi altamente industrializzati. Forme di dipendenza economica dei Paesi terzi.

Letture preparatorie

Leggere la voce imperialismo
sul manuale di Educazione civica in adozione ( Marchese,
Mancini, Greco, Assini, Stato e società ) che pone a confronto le teorie contrapposte sull'imperialismo di Lenin e Schumpeter. Esaminare anche la voce multinazionali sullo stesso volume.
Consultare i siti web
http://www.ecn.org/reds/globalizzazione/glob0107imperialismo.html#i.
http://www.ecn.org/reds/guerra/crociata/crociata0111imperialismi.html
http://www.ecn.org/reds/globalizzazione/glob0107cosae.html#cons

 

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