Rovasenda


Veduta aerea del castello.
Fu costruito probabilmente per i conti
 di Biandrate che divennero signori di Rovasenda nel XII secolo.
Le sue parti più imponenti sono del XV secolo.


La torre la cui costruzione data il 1459
Foto tratta da R.Ordano, Castelli e torri del Vercellese






Il castello, costruito su di una lieve sopraelevazione del terreno,
ha tuttora, l'aspetto maestoso e massiccio.  http://www.teses.net/teses/places/vc/rovasenda.htm
 


Località a 31 km a nord del capoluogo, sulla riva sinistra del torrente omonimo. Fu un tempo notevole per espansione ( più di 500 fuochi ) e difesa da un forte castello dotato di tre ponti levatoi.

Il toponimo deriverebbe da un aggettivo in -ente, utilizzato prima come idronimo e poi per designare un agglomerato di case lungo il corso del fiume stesso. Le testimonianze medioevali più antiche attestano Rovaxinda ( 882 ), Rovesinda ( silva Rovesinde o silva de Rovasinda ), Rovisinda (1027 ), Rovexinda ( 1054 ), sempre con i tonica conservata, fatta eccezione per Rovaxenda ( 999 ), dove per la prima volta questa diventa e, anticipando una soluzione che sarà abituale a partire dal 1147. Come in altri casi si può pensare al passaggio dal suffisso -ente > -enda, come per un altro idronimo, Sassolenda. Si può presumere di veder qui presente il femminile del suffisso germanico -ing, che esprime un rapporto di appartenenza, come il precedente  -inga > -enga. Dell'eccezionaiità dell'esito suffissale è documento la variante Rovaxanda, che appare, forse come ipercorrezione interpretativa, nel 1406. 
Si dovrà dunque far riferimento per spiegare Rovasenda a *rovagium, nel significato di 'insieme di rovi', 'cespugli di rovi'. Rovasenda risulterà dapprima ( aqua ) rovasinga, cioè 'fiume appartenente ai rovi, dalle rive irte di rovi', capace di denominare in seguito anche l'insediamento umano sviluppatesi lungo il suo corso, attestato fin dalla fine del sec. IX. In questo modo si esclude la derivazione, pur possibile, dal personale germanico Rovisind, improbabile, perché costringe a scindere l'idronimo da rubus, che risulta localmente produttivo e alla base di Roasio, a cui resta indubbiamente connesso.
 

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