Il Vercellese nel Settecento
Il documento è tratto da R.Ordano, Sommario della storia di Vercelli, Vercelli 1955

Vercelli durante la guerra di successione spagnola viene occupata dai Francesi


Nel XVIII secolo Luigi XIV  e suo nipote Filippo d'Angiò cercarono di aggregare l'area spagnola con quella francese. La guerra che ne derivò ( 1700 - 1713 ), vide partecipe Vittorio Amedeo II  il quale aderì alla coalizione antifrancese.

Il duca di Vendôme che era alla guida dell’ esercito francese era intenzionato a occupare Vercelli e con le sue truppe si sistemò nel Monferrato. Nel maggio 1704, le operazioni militari di entrambi gli eserciti si rafforzarono. Al contrario dell’ esercito francese quello austro - piemontese, comandato da Vittorio Amedeo II e dallo Starhemberg scarseggiava di mezzi e uomini e quindi non poté combattere contro il nemico. Invece Il generale Des Hayes governava Vercelli e si preparò all’ attacco francese. Il Duca di Vendôme si stabilì a Larizzate, Tricerro e Desana.

Vercelli fu assediata dai 16 battaglioni del gen. Las Torres iniziando da Caresanablot. Incendi e colpi di cannone  danneggiarono la città e ci furono perdite di uomini che la difendevano. La piazza Vercellese si arrese al gen. Des Hayes e il 20 luglio del 1704 i francesi la occuparono. Le fortificazioni distrutte furono ricostruite nel 1705 per proteggere la città dai banditi.
 Nel 1713 ritornò ai Savoia con il trattato di Utrecht.  Successivamente dopo aver combattuto a fianco della Francia per la successione al trono di Polonia, Carlo Emanuele III, riuscì ad impossessarsi anche di Novara (gennaio 1734).
  
Trasformazioni edilizie della città: piazze e viali alberati al posto delle fortificazioni

In seguito all’ ampliamento dello Stato piemontese verso il Ticino, Vercelli prese l’aspetto di una città moderna, non più di un confine.

Per evitare danni alla città in seguito alle piene del fiume Cervo, esso fu fatto  sfociare nella Sesia nei pressi di Quinto. Le piazze e i viali presero il posto delle fortificazioni. Il corso S. Martino nacque nel 1747 nel 1760 sorse Porta Torino. L’architetto Alfieri nel 1781da un suo progetto fece piantare una quadruplice fila di olmi nell’ odierno Viale Garibaldi.

 



Filippo Juvarra, Il secondo cortile del Seminario di Vercelli
 

 L’ architetto Alfieri si occupò di terminare la cattedrale nel 1763. Sorse l’ odierno Palazzo del Seminario e il Palazzo della Provincia. Le due tipografie Vercellesi stamparono opere letterarie, scientifiche, storiche. Fu costruito anche il Teatro dei Nobili nel 1785, ma crollò nel 1798 provocando morti e feriti.

 


Il Teatro dei nobili  ( 1785 - 1787  )


Soddisfacenti paiono essere le condizioni economiche della città. L'artigianato si sviluppò nelle manifatture di stoffe e filati di cotone. La popolazione era scarsa, ma nel 1774 ci fu un aumento demografico fino ad arrivare a 12.500 abitanti.

Purtroppo era scadente la situazione dell’agro Vercellese i metodi di coltivazione erano antiquati e i contadini erano poveri..
 Vercelli continuò ad essere capoluogo di Provincia. Secondo il Regolamento delle province il Piemonte era diviso in undici province. Capo supremo della provincia è il governatore, attorno al quale stanno il comandante militare, il prefetto, che è il capo della magistratura, e l'intendente, cui sono affidati i servizi amministrativi e finanziari.

Nell'ultima decade dell'aprile 1789 a Vercelli si fecero grandi festeggiamenti per il passaggio dei Reali. Il 20 il Re fu ospite del cardinale Carlo Filippa di Martiniana, quindi andò a Novara, dove si celebrò con gran pompa il matrimonio del duca d'Aosta Vittorio Emanuele con Maria Teresa d'Austria.

Al di là delle Alpi si stava preparando comunque lo scoppio della rivoluzione francese, che avrebbe caratterizzato il panorama storico europeo sul finire del secolo.
 

Il Regno di Sardegna vede il suo confine orientale stabilizzato sulla linea del Ticino


 Nel 1713, col trattato di Utrecht la Sardegna fu assegnata all’Austria la quale, in virtù del trattato di Londra del 2 agosto 1718 e del successivo trattato dell’Aia del 1720, consegnò l’isola, il 4 agosto 1720, al nuovo re Vittorio Amedeo II di Savoia. Il nuovo regno diventò da imperfetto a perfetto attribuendogli la summa potestas, cioè la facoltà di stipulare trattati internazionali.


webquest, risorse.