Dieci ambiti di riflessione metodologica, didattica ed organizzativa.
Proposte di aggiornamento e formazione

1) Disciplinarismo e curricolarità - Nuove competenze nell’articolazione curricolare. Il curricolo di Istituto ed il ruolo della didattica breve.

  La riflessione sul ruolo delle discipline va riproposta alla luce della loro struttura epistemologica. Dagli statuti disciplinari ( definiti dall'impiego delle logiche di ricerca a livello universitario, dall'uso di particolari metalinguaggi, dal contributo delle scienze ausiliarie ...... ) discende la struttura interna delle materie di insegnamento e soprattutto dei saperi esperti, che la ricerca didattica è impegnata costantemente a configurare all'interno dei vari segmenti curricolari. Tutto ciò in armonia con le modalità interne di rappresentazione delle conoscenze da parte del soggetto ( Bruner )

I saperi, interconnessi in una rete di mutue relazioni, chiamano in causa sia competenze linguistiche ( semantiche e sintattiche ) sia abilità di tipo logico - procedurale. L'analisi disciplinare, partendo dai caratteri distintivi delle discipline nomotetiche ( formalizzatrici di leggi e sottoposte alle quantificazioni ) e da quelli interpretativi delle materie idiografiche, mira a specificare quanto di ogni ambito del sapere possa essere temporaneamente codificato in categorie distintive, definizioni e leggi , e quanto, viceversa, si regga su conoscenze prossimali, precisabili attraverso la progressiva interpretazione dei fenomeni, sempre integrabili e aperte.

2) Ricerca metodologico disciplinare

Con l'acronimo RMD si indica un percorso di riflessione sulle logiche disciplinari. I metodi di insegnamento che si vanno ricercando, traggono origine dai contenuti specialistici della disciplina. Sono i "contenuti specifici" di una materia di insegnamento, che suggeriscono i metodi per ottimizzare il suo insegnamento. In base al seguente schema : Contenuti -> Metodi -> contenuti in Didattica Breve. Esso sta a sintetizzare una metodologia di ricerca, che si  articola nei seguenti passaggi:

  •  Si comincia con lo 'smontare" la materia nei suoi contenuti "C", che vanno attentamente esaminati sotto il maggior numero di punti di vista possibili, non dimenticando di fare altrettanto con i legami originari che collegavano i contenuti prima dello smontaggio. Si opera una distillazione verticale ed orizzontale della disciplina

  • Sono proprio i contenuti 'C' o, meglio, l'analisi prolungata e paziente che su di essi si conduce, a suggerire alla fine i metodi 'M", con i quali si procede poi al rimontaggio " della materia stessa nella versione "breve'.

  • Tale rimontaggio produce  la contrazione, non dei contenuti in quanto tali, ma del tempo necessario ad insegnarli in forma più precisamente strutturata, priva di ripetizioni e ridondanze inutili. E' questo un metodo che tende appunto a rintracciare la struttura profonda della disciplina ( nucleo fondanti, variabili, funzioni essenziali dei suoi elementi base, applicazioni ).

3) Didattica Breve e competenze

La Didattica Breve è il complesso di tutte le metodologie che, agli obiettivi della didattica tradizionale  ( rispetto del rigore scientifico e dei contenuti delle varie discipline) aggiunge anche quello della drastica riduzione del tempo necessario al loro insegnamento ed al loro apprendimento. La DB non è una didattica frettolosa e puramente divulgativa; al contrario è una didattica giocata tutta sulla pulizia dei ragionamenti e sulla loro essenzialità. Grafo della brevità.

Il concetto di competenza, interpretato alla luce della DB si configura come una progressiva precisazione dell'autonomia di apprendimento dell'alunno, in grado di penetrare le logiche disciplinari e di padroneggiarne i linguaggi. La progettazione dei consigli di classe, avendo presenti soprattutto obiettivi linguistici e logico-operativi, tenderà a monitorare con precisione conoscenze e competenze raggiunte all'interno dei singoli segmenti didattici ( moduli ). Anche con la tecnica dell'analisi dell'errore, si costruirà gradualmente la cassetta degli attrezzi dello studente, che consentirà  di procedere più speditamente nell'apprendimento della materia ai livelli di maggiore complessità, dopo una fase abbastanza ampia di studio guidato e di sostegno metacognitivo.

Importanti prospettive di approfondimento si profilano se tentiamo di applicare le logiche della DB in chiave veramente curricolare, interpretando i nuclei fondanti dei saperi quali operatività fondanti, che attraversano tutti i quadri disciplinari.

4) Comportamentismo, cognitivismo, costruttivismo. Tre modalità di pensare le azioni di insegnamento-apprendimento

5) L'organizzazione dei contenuti e delle attività. Il ruolo della modularità in prospettiva interdisciplinare e transdisciplinare

6) Recupero di qualità e problematiche legate ai progetti di accoglienza. Il ruolo della metacognizione ed i ferri del mestiere

7) I mediatori didattici. Apprendimento significativo e impiego di mappe concettuali

8)  Strategie di apprendimento situato e ricercazione.  Stili cognitivi e ruolo formativo delle discipline
Bibliografia

9) Didattica per concetti,  dinamiche cognitive nei processi di apprendimento, uso del brainstorming, costruttivismo sociale e comunità di pratiche

10)  Impiego di strumenti multimediali. Didattica in rete e formazione a distanza. Progettazione ipertestuale e di pagine web per la didattica. La costruzione del podcasting
(
risorsa audio/video fruibile in qualsiasi momento, scaricata automaticamente in formato mp3  dal sito dell'emittente e salvata nella memoria di un dispositivo per la riproduzione. È quindi: asincrona, off-line e nomadica. )

 

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