L’ Editto di Villers-Cotterêts venne promulgato da Francesco I nel 1539 per imporre l’uso della lingua francese nei documenti ufficiali.

In effetti era ancora spesso usato il latino maccheronico, che dava adito a interpretazioni e contestazioni.

Il latino era entrato in Gallia con la dominazione romana ( terminata con Giulio Cesare nel 52 a. C., nonostante l’opposizione di Vercingetorix), di cui restano ancora oggi testimonianze : ville, ponti, strade, templi e acquedotti, come quello di Gard.

I Galli, che abitavano l’attuale Francia fin dall’800 a. C., parlavano una lingua celtica, ma i vincitori romani imposero il latino. L’amministrazione, la magistratura ed il commercio si servirono però non del forma aulica del latino di Cicerone, bensì di quella deteriorata, parlata dal popolo :il sermo vulgaris.

Dal III sec. dopo Cristo iniziarono le invasioni barbariche (Franchi, Alamanni, Vandali, Burgondi, Visigoti, Unni) e nel 500 Clovis ( Clodoveo), dopo essersi convertito al cristianesimo, riuscì a unificare la Gallia sotto il suo dominio e fondò la dinastia merovingia.

A quest’epoca il celtico incominciava ad essere raro.

Tra i popoli che invasero la Gallia riuscì ad avere il sopravvento quello dei Franchi, di origine germanica. Ricordiamo l’importanza di Pipino il Breve , che fondò la dinastica dei Carolingi, e di Carlo Magno, che nell’800 dopo Cristo si fece consacrare Imperatore del Sacro Romano Impero.

 

Anche la lingua dei franchi diede il proprio apporto alla lingua parlata in Gallia ( che prese poi da essi il nome di Francia).

A partire dal VII° secolo si può perciò parlare di lingua gallo-romana, che si presentava però differenziata in tre gruppi : a nord della Loire la lingua d’oïl, a sud di essa la lingua d’oc (oc e oïl erano i modi di dire sì) e nella zona centro- orientale il franco-provençal.

L’attuale lingua francese deriva dalla lingua d’ oïl.

 

L’ordonnance de Villers-Cotterêts

15 août 1539

En août 1539, François 1er se trouve à Villers-Cotterêts pour chasser.

Et c'est, dans cette ville, le 15 du mois, qu’il promulgue la célèbre ordonnance ( "Ordonnance générale sur le fait de la justice, police et finances" ), considérée longtemps l’acte fondateur de l’Etat Civil.

Elle comprend 192 articles

Jusqu’à ce temps les actes étaient rédigés en latin, le plus souvent "macaronique", et ils déterminaient souvent des confusions et des imprécisions qui donnaient naissance à des contestations, surtout en matière successorale.

Le grand mérite de l'Ordonnance de Villers-Cotterêts est de rendre obligatoire l'usage du " langage maternel français " interdisant l'emploi du latin dans la rédaction des jugements, ainsi que des actes notariés.

Article relatif à l’emploi de la langue française

Art. 111 –

Et pour ce que telles choses sont souventes fois advenues sur l’intelligence des mots latins contenuz esd. arrestz, nous voulons que doresnavant tout arrestz, ensemble toutes autres procedures, soient de noz courtz souveraines ou autres subalternes et inférieurs, soient des registres, enquestes, contractz, commissions, sentences, testamens et autres qielzconques actes et exploictz de justice ou qui en deppenden, soient prononcez, enregistrez et delivrez aux parties en langage maternel fronçois et non autrement.

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