Due interpretazioni della poesia romantica in Italia
G. Berchet, la poesia popolare - A. Manzoni, Lettera sul Romanticismo

Overbeck, Italia e Germania


La nuova poesia popolare o la poesia dei vivi.

"...Di mano in mano che le nazioni europee si riscuotevano dal sonno e dall'avvilimento, di che le aveva tutte ingombrate la irruzione dei barbari dopo la caduta dell'impero romano,
poeti qua e là emergevano a ringentilirle. Compagna volontaria del pensiero e figlia ardente delle passioni, l'arte della poesia, come la fenice, era riuscita di per sè in Europa, e di per sè anche sarebbe giunta al colmo della perfezione. (...) i Trovatori, né da Pindaro istruiti né da Orazio, correndo all'arpa, prorompevano in cantici spontanei ed intimavano all'anima del popolo il sentimento del bello. (...) Avviata così nelle nazioni la tendenza poetica, crebbe nei poeti il desiderio di lusingarla più degnamente.(...) Ma, ad onta degli studi e dell'erudizione, i poeti che dal risorgimento delle lettere più fino ai giorni nostri illustrarono l'Europa, e che portano il nome comune di moderni, tennero strade diverse. (...) Interrogarono direttamente la natura: e la natura non dettò loro né pensieri né affetti antichi, ma sentimenti e massime moderne. Interrogarono la credenza del popolo e n'ebbero in risposta i misteri della religione cristiana. Interrogarono l'animo umano e quello non disse loro che cose sentite da loro stessi e da loro contemporanei..... "

Berchet, Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo, 1816
 


L'attività poetica rinasce in modi nuovi nell'età che vede imporsi sul clima repressivo della Restaurazione il fervore della coscienza dei nuovi popoli europei .  L'idea di
nazione trae ispirazione  dalle antiche tradizioni medioevali, che valorizzano le singole etnie, e dalla tradizione cristiana, che riflette una rinascente spiritualità popolare a scapito dei modelli classici, universalmente accettati fino ad ora come esempi di perfezione formale inimitabile. Il nuovo sentimento poetico contrassegna un pubblico nuovo, più ampio ed ha una valenza fortemente ideale e politica, in quanto si accompagna allo spirito di libertà che attraversa le società del primo Ottocento.
La
poesia dei moderni  è per Berchet data dall'insieme eterogeneo di atteggiamenti creativi, che si rivolgono con spirito integro alle forze della natura, ai misteri della religione ed ai fatti della storia dei popoli, attualizzando valori e situazioni, al fine di ridestare la profonda sensibilità artistica, potenzialmente operante nella coscienza di vasti strati popolari. In tal senso appare indispensabile conoscere le forme di produzione letteraria che l'intera Europa produce: di qui il valore insostituibile delle traduzioni.
 

L'abbandono dei modelli classici per una poesia vera, interessante e utile.

Dove poi l'opinioni de' Romantici erano unanimi, m'è parso, e mi pare, che fosse in questo: che la poesia deva proporsi per oggetto
il vero come l'unica sorgente d'un diletto nobile e durevole; giacché il falso può bensì trastullar la mente, ma non arricchirla, né elevarla; e questo trastullo medesimo è, di sua natura instabile e temporario, potendo essere, come è desiderabile che sia, distrutto, anzi cambiato in fastidio, o da una cognizione sopravvegnente del vero, o da un amore cresciuto del vero medesimo. Come il mezzo più naturale di render più facili e più estesi tali effetti della poesia, volevano che essa deva scegliere de' soggetti che, avendo quanto è necessario per interessare le persone più dotte, siano insieme di quelli per i quali un maggior numero di lettori abbia una disposizione di curiosità e d'interessamento, nata dalle memorie e dalle impressioni giornaliere della vita; e chiedevano, per conseguenza, che si desse finalmente il riposo a quegli altri soggetti, per i quali la classe sola de' letterati, e non tutta, aveva un'affezione venuta da abitudini scolastiche, e un'altra parte del pubblico, non letterata né illetterata, una reverenza, non sentita, ma ciecamente ricevuta.

A. Manzoni, Lettera sul Romanticismo



F.Hayez, I vespri siciliani, 1827
 


L'argomento del quadro fa riferimento alla sollevazione  avvenuta a Palermo il 30 marzo 1282 contro l'oppressione del potere angioino nell'Italia meridionale. All'uscita dalla funzione religiosa vespertina una donna palermitana è stta oltraggiata da un francese.Immediata la reazione:l'oltraggiatore è ferito a morte da un giovane.
I protagonisti come i cantanti di un melodramma, sono in primo piano: la donna  in deliquio, sostenuta dal fratello, il francese cadente con la mano appoggiata sulla ferita, il giovane con la punta della spada ancora intrisa di sangue si ritira. Intorno c'è il coro, il popolo, pronto a riconquistare coscienza di sé nella rivolta prossima a scoppiare
 


La poetica manzoniana si regge sui tre elementi fondamentali del
vero come soggetto, dell'interessante come mezzo e dell'utile come scopo. La ricostruzione del fatto storico poggia dunque sulla  rappresentazione attualizzata del passato, che deve interessare un pubblico vasto con la forza e la pregnanza  delle realtà rappresentate, ma anche avere un'utilità morale, costituendo un' utile guida all'azione nel presente.
 


Ogni soggetto artistico
rievoca dunque precisi eventi storici. Si opera una ricostruzione quasi teatrale delle sequenze centrali delle vicende. I personaggi  sono fortemente contestualizzati ( presentati in modo che possano essere chiaramente ricondotti al loro tempo attraverso l'ambientazione, le architetture, i costumi, le armi.. ). Dunque la rappresentazione storica è frutto di documentazione. I temi centrali sono tuttavia anche ricontestualizzati, cioè  presentati come  fortemente attuali nel loro valore simbolico. E' auspicabile, nella condizione di asservimento dell'Italia prerisorgimentale, ritrovare con la medesima energia lo spirito di sacrificio degli eroi di cui la storia medioevale e rinascimentale è ricca.
 Quest'arte è
popolare in quanto si ricollega  ed esprime  sentimenti diffusi  nel popolo. E' educativa in quanto propone e trasmette ideali , valori morali e civili, chiari e facilmente condivisibili.
 

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