Veglia
Un'intera nottata
buttato
vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio.
Ho scritto
lettere piene d'amore.
Non sono mai stato
tanto attaccato alla vita |
Veglia
Una intera notte
disteso
accanto
a un compagno
ucciso, sfigurato
nel volto con la bocca
atteggiata in una smorfia feroce
volta verso la luna
piena,
le sue mani tese
ancora piene di sangue
fino a penetrare
nel mio silenzio.
Ho scritto
parole ricche d'amore.
Non sono mai stato
così profondamente legato alla vita.
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Siamo sul fronte del primo conflitto mondiale ed Ungaretti si trova a
vegliare un'intera nottata Il corpo di un compagno colpito in un'azione di
guerra: il corpo massacrato, il volto ancora teso nella smorfia di dolore e
di morte, le mani del tutto irrigidite. La violenza di
questo quadro si stempera alla luce lunare, che con il suo candore
sembra in qualche modo purificare il volto disfatto del soldato. La luna è
referente della vita della natura, che - con la sua intangibile purezza -
ricorda all'uomo il valore del creato e degli esseri tutti.
La
reazione del poeta è una ribellione disperata al destino di morte, un
forte sentimento di attaccamento alla vita: non solo alla propria vita
personale, ma a quella di tutti gli uomini, bene comune, diritto
fondamentale intangibile e prezioso. E' la natura ancora una volta a
richiamare questa legge fondamentale al poeta.
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