G. Ungaretti - La notte come scenario della contiguità della morte -  da Allegria di naufragi - Veglia


 

Veglia

Un'intera nottata
buttato
vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio.
Ho scritto
lettere piene d'amore.
Non sono mai stato
tanto attaccato alla vita

Veglia

Una intera notte
disteso
accanto
a un compagno
ucciso, sfigurato
nel volto con la bocca
atteggiata in una smorfia feroce
volta verso la luna piena,
le sue mani tese
ancora piene di sangue
fino a penetrare
nel mio silenzio.
Ho scritto
parole ricche d'amore.
Non sono mai stato
così profondamente legato alla vita.
 


Siamo sul fronte del primo conflitto mondiale ed Ungaretti  si trova a vegliare un'intera nottata Il corpo di un compagno colpito in un'azione di guerra: il corpo massacrato, il volto ancora teso nella smorfia di dolore e di morte, le mani del tutto irrigidite. La violenza di questo quadro si stempera alla luce lunare, che con il suo  candore sembra in qualche modo purificare il volto disfatto del soldato. La luna è  referente della vita della natura, che - con la sua intangibile purezza - ricorda all'uomo il valore del creato e degli esseri tutti.
La reazione del poeta è una ribellione disperata al destino di morte, un forte sentimento di attaccamento alla vita: non solo alla propria vita personale, ma a quella di tutti gli uomini, bene comune, diritto fondamentale intangibile e prezioso. E' la natura ancora una volta a richiamare questa legge fondamentale al poeta.
 

La notte come scenario di abbandono e di solitudine in città

Noia


Anche questa notte passerà
Questa solitudine in giro
titubante ombra di fili tranviari
sull’umido asfalto
Guardo le teste dei brumisti
Nel mezzo sonno
Tentennare

 



Russolo, Solidità nella nebbia
 


Emergono tre notazioni di fondo: la speranza interiormente intuita della luce del mattino, tesa a scavalcare la chiusura del buio notturno, le deboli parvenze di tenui ombre ( i fili tramviari ) che attraversano lo spazio urbano, sovrastando l'umido selciato; infine il senso di solitudine ed abbandono dato dal ritmo di teste assonnate, che sembrano lievemente oscillare. La notte diviene contesto simbolico di uno stato d'animo complesso ma coerente.
 

Prima pagina - Presentazione del percorso