G. Ungaretti - Considerazioni sull'allegria


In Ungaretti il concetto di rivolta ha una valenza tutta particolare: è un atteggiamento interiore ed  istintivo, che nasce dalla moralità e dal profondo senso di umanità che contrassegna l'animo del poeta. Ribellarsi alla legge della violenza in guerra è impossibile, anche se non pochi casi di diserzione si registrarono durante il primo conflitto mondiale. Dunque l'unica forma di rivolta può nascere dentro la nostra coscienza, come rifiuto della sopraffazione e come gesto di solidarietà risorgente all'incontro con i soldati, che si trovano al fronte. Questa rivolta contro la logica della guerra ( che fa sentire capaci di distruggere la vita, ma che - paradossalmente -  espone la nostra fragilità di uomini all'incessante pericolo della morte ) è involontaria. E proprio per questo tanto più spontanea e profonda; essa si esprime in una parola di saluto ( fratelli ), che sanziona la solidarietà e la naturale condivisione dei drammi e dei dolori umani.
Un riferimento indiretto a questo breve testo ungarettiano è La ginestra di G. Leopardi.
 

Fratelli

Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante

involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità

Fratelli
 

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