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Il progetto Noè


Modellatori alla Naja presso S.Germano Vercellese
 


Scaricatore e grande rilevata sulla Dora Baltea
 

Sinteticamente così possono essere riassunti i punti qualificanti del progetto Noè ( come appare anche dalla relazione allegata al Progetto di Legge):
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  Derivazione del canale dal Po presso Chivasso
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  Attraversa l’agro vercellese e il Novarese per gettarsi nel Ticino, presso Galliate
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  Percorso: 85 chilometri
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  Pendenza: circa 30 metri

Dalla analisi del testo riportato e dalla osservazione della mappa del Canale “Noè” risulta chiaro che il nuovo canale non attraversa la Tenuta di Leri ( absit iniuria verbis ).

Sopravvengono annate di siccità, le derrate agricole aumentano di prezzo e l’importanza del canale cresce. Le questioni squisitamente economiche e tecniche impegnano a lungo la Camera del Regno, ma finalmente la legge viene approvata.  Il nuovo canale del Po….”prenderà nome di Canale Cavour…” ( 1

Vengono anche riconosciute le benemerenze dell’agrimensore Francesco Rossi  e, a proposito di Carlo Dionisotti, negli “Studi di Storia Patria Subalpina” si afferma che gli eredi ebbero il premio di un riconoscimento particolare.

Alla fine del 1863 iniziano i lavori e, finalmente, nella primavera del 1866 le acque del Po scorrono nel nuovo canale.



Edificio di derivazione del Po a Chivasso
 


Primo scaricatore nel Po a Chivasso

Le difficoltà non sono però terminate: le acque non soddisfano i bisogni e la Compagnia nel 1868 viene dichiarata in fallimento . Si pagano però i debiti e c’è anche un piccolo avanzo per gli azionisti (novembre 1868). Viene costruito un canale sussidiario – il canale Farini – derivato dalla Dora Baltea che può sopperire alle magre estive del Po, quindi il diramatore Quintino Sella, poi il canale Lanza con il derivato Mellana. I prezzi delle costruzioni sono notevoli e le vicende economiche assai intricate. ( 2 )  



Canale Quintino Sella con centrale idroelettrica
 


Canale Farini

Con il Regio Decreto n. 2004 del 6 luglio 1874 l’intera rete dei canali torna allo Stato, le Finanze ne assumono la gestione e viene confermata la concessione dei canali dell’Ovest Sesia alla Associazione di Vercelli, secondo il contratto che viene due volte rinnovato.

La gestione tecnica dell'intera struttura passò al Genio Civile fino al 22 marzo 1903, quando essa fu trasferita al personale tecnico di Finanza.
L'assetto definitivo della rete irrigua cui fanno capo i bacini d'utenza legati al  Canale Cavour si precisano nel 1954, con la regolazione delle acque del Lago Maggiore e la costruzione del canale Regina Elena, che assicura la portata necessaria alle acque d'irrigazione.
 

( 1 ) , ( 2  ) Maggiori informazioni in merito agli aspetti economici che caratterizzano il contesto storico del periodo legato alla nascita del canale Cavour si trovano nell' esauriente pubblicazione “Il Canale Cavour” – Consorzio Ovest Sesia Baraggia – Vercelli, tratto da “Storie d’acqua” Collana “Quaderni di Cultura Piemontese” – Priuli e Verlucca Editori)

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