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     Lezione -  Modellamento / apprendistato -  Approccio turoriale e drill & practice -  Discussione - 
  Studio del caso -  Apprendimenti cooperativi di gruppo -  Problem solving -  Simulazione, role playng - 
  Progetto, metodologia della ricerca -  Espressione libera individuale, brain 
    storming | 
  
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    Facciamo riferimento a formati / strategie 
    didattiche, cioè a sequenze di interventi istruttivi che 
    normalmente mette in atto l'educatore ( inteso ora come semplice 
    trasmettitore di informazioni o piuttosto come facilitatore 
    dell'apprendimento ) nell'interazione con l'allievo. Pensiamo ad una 
    situazione didattica tipica: da un lato ci saranno uno o più educatori, 
    dall'altro degli allievi, intorno una varietà di possibili supporti
    sia tecnici ( libri, strumenti multimediali, telematici.... ) sia 
    umani ( tutor, compagni, esperti ). Possiamo schematizzare la situazione 
    in un grafo esemplificativo: | 
  
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    In una situazione didattica entrano in gioco tre 
    componenti fondamentali: l'educatore, l'allievo ed i supporti esterni.
  L'educatore ( umano, ma in alcuni casi 
    anche artificiale ) fornisce informazioni in forma verbale o 
    non verbale, definisce o aiuta a definire obiettivi e consegne di 
    lavoro, presenta eventuali comportamenti auspicabili. 
  Da parte dell'allievo intervengono 
    funzioni cognitive più superficiali, quali percezione, attenzione e 
    memoria a breve termine, in eventuale integrazione con funzioni 
    più profonde come attivazione di preconoscenze ed impiego della memoria 
    semantica all'interno di eventuali comportamenti di imitazione ( 
    modellamento ) e di strutturazione cognitiva. 
  Al rapporto tra educatore ed allievo può 
    aggiungersi un terzo elemento, un insieme di supporti contestuali di 
    altro tipo sia tecnologici che umani. In alcuni casi questo 
    ulteriore elemento può assumere un ruolo decisivo: perde allora 
    rilevanza il ruolo dell'educatore a favore di un'impalcatura di risorse che 
    può mettere in condizione di sviluppare maggiore autonomia nel 
    discente. 
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    Le strategie ed i formati possibili di 
    intervento possono più o meno far leva sul ruolo attivo del docente, del 
    discente, su altri sostegni esterni ( tutor, compagni, libri, supporti 
    tecnologici ). Entrano in gioco due dimensioni, una più propriamente 
    comunicativa, un'altra costruttiva.All'interno di questo quadro generale si possono individuare dieci 
    formati didattici classici, collocabili secondo un
    asse 
    istruttività - attività  
    , mettendo a sinistra quelli prevalentemente centrati su 
    un'azione poggiante sul docente e, all'opposto, quelli che muovono 
    dal discente. In questo secondo caso il docente ha un ruolo prevalente 
    di supporto e di incoraggiamento più che di conduzione e direzione; possono 
    inoltre entrare in gioco altre componenti tecniche ed umane di supporto.
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 I 10 formati didattici posti sull'asse 
    istruttività / attività.
 
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    Joyce, Weil 
    ( 1996 ) propongono altre classificazioni di modelli di 
    formati didattici centrati ora sulla dimensione 
    comportamentale-interazionale, ora sulla strutturazione 
    dell'informazione, sull'organizzazione dei rapporti, od infine 
    centrati sulle condizioni interne del soggetto ( identità ). Vengono 
    individuati i seguenti quattro modelli fondamentali:
 
      
        |  Modelli comportamentali-interazionali | 
    
        istruzione programmata e rinforzo (
        Skinner )
 mastery learning 
    
        ( Bloom,
        Block )
 drill & practice, social learning (
        Bandura )
 
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        |  Modelli cognitivo - informazionali | 
        lezione con anticipazione delle 
        informazioni (Ausubel)inductive thinking, scientific inquiry, inquiry training, centrati 
        sull'elaborazione concettuale ( 
        Bruner )
 mnemonics (Pressley 
        )
 simulazione, synectics (
        Gordon )
 
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        |  Modelli socio-realzionali, | 
    
        cooperative learning (
        Johnson, Slavin, Sharan 
        )ricerca di gruppo (
        Dewey )
 role playng, studio di caso ( indagine giudiziaria )
 
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        |  Modelli centrati sulla costruzione della persona | 
        insegnamento non direttivo (
        Rogers 
        )sviluppo dell'autostima (
        Maslow 
        )
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