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L'habitat rurale della pianura risicola vercellese:
tipologie di fabbricati

Il cartogramma che segue, proposto dal geografo Giuseppe De Matteis indica le principali tipologie di habitat rurali, distribuiti variamente nell'area risicola vercellese e suddivisi a seconda dello loro prevalente emergenza in particolari sub-aree provinciali.
 


Tipi di case caratteristici della pianura vercellese e biellese e loro aree di diffusione prevalente
Schema funzionale tratto da De Matteis, La casa rurale nella pianura vercellese e biellese, estratto da Studi geografici su Torino e Piemonte, n°2, 1965
 

Casella di testo: E
A = Piccola cascina dell'alta pianura; sottotipi: A1= della pianura biellese
A2= Cascina del settore nord-orientale
B = Piccola cascina della media pianura; varietà B1= Santhià, B2 = Cigliano e Saluggia, B3 = Crescentino,
B4 = Lamporo
C = Piccola cascina della zona risicola periferica
D = Corte della zona risicola periferica
D = Corte della zona risicola; D1 = Corte semplice; D2 = Corte multipla
E = Pianura della Baraggia
 
 


La casa rurale nella pianura vercellese e biellese. Distribuzione di alcuni elementi caratteristici.
Schema funzionale tratto da De Matteis, La casa rurale nella pianura vercellese e biellese, estratto da Studi geografici su Torino e Piemonte, n°2, 1965

Zona periferica e zona centrale: due grandi subaree nella distribuzione dell'habitat

Tenendo presente la distribuzione geografica dei vari fenomeni che possono influire sull'abitato rurale, notiamo che esistono nel vercellese due grandi zone: una centrale con caratteri assai omogenei e una periferica, molto più varia e perciò suscettibile di essere ulteriormente divisa in settori con caratteristiche proprie.
Comune a quest'ultima zona e caratterizzante la tipologia di abitazione rurale è il predominio della piccola azienda a conduzione familiare. Di conseguenza in essa i complessi costruttivi sono di dimensioni piuttosto ridotte e di composizione assai semplice, essendo gli elementi essenziali ridotti a quattro: casa d'abitazione, stalla-fienile, tettoia e spazi liberi.
La zona centrale,
che si estende lungo tutta la bassa e media pianura, estendendosi in parte anche in alcuni comuni dell'area periferica come Asigliano e Caresana, presenta invece la maggiore complessità strutturale ed edilizia della cascina a corte semplice e multipla.
 

Cartogramma relativo alla diversa presenza di habitat rurale
nelle zone periferica e centrale



 


I fattori tendenziali di trasformazione dell'habitat

Con l’aumento della coltura del riso, avvenuta intorno alla metà del 1800, l’habitat rurale ( cioè l’insieme delle strutture insediative e dei fattori fisici che caratterizzano l’ambiente naturale ed antropico )  si è modellato in base alle esigenze dell’agricoltura locale: quindi, le trasformazioni avvenute in un secolo sono state fondamentalmente causate dallo sviluppo economico della coltura del riso.

L’area della “pianura risicola, che include quarantotto comuni del vercellese in cui la coltura del riso è praticata ancora oggi, è un’area omogenea dal punto di vista agrario ( ossia sotto l’aspetto della coltivazione dei campi), ma non da quello geologico: infatti, ai terreni ferrettizzati ed argillosi dell’alta pianura (Baraggia) si contrappongono quelli composti dalle alluvioni più recenti della bassa.

L’attenta analisi di questa zona permette, in primo luogo, di individuare tutti i tipi di dimora sorti in concomitanza alle diverse strutture fondiarie e aziendali e, in secondo luogo, di operare una serie di confronti fra i vari gruppi di comuni. Le cause di trasformazione dell’area rurale possono essere ordinate come una successione di fenomeni che agiscono quasi sempre influenzandosi a vicenda:

a)     le reazioni o le mancate reazioni alle iniziative industriali: infatti, i ceti rurali spesso non trovano la forza per adeguarsi alle nuove esigenze economiche e per questo sono costretti ad allontanarsi dai luoghi di insediamento;

b)     l’andamento demografico con la presenza di un’industrializzazione locale: il persistere di un’economia principalmente agricola è causa di intensi spostamenti di popolazione. Per mettere in evidenza la struttura sociale di questa popolazione e le sue consuete condizioni di vita, si sono raccolti dati sulla popolazione divisa per settore di attività e sulle condizioni delle abitazioni;

c)     l’evoluzione della dimora, conforme alle modificazioni delle strutture aziendali: è stato proprio l’intenso esodo di manodopera dalle campagne ad imporre la ristrutturazione dell’azienda; tale trasformazione si ebbe anche alla meccanizzazione delle piccole unità produttive, alla riduzione o eliminazione della stalla e all’abbandono dei rustici, portando ad un notevole cambiamento, con una maggior pianificazione delle attività rurali.
 


  Fonti bibliografiche:
- De Matteis, La casa rurale nella pianura vercellese e biellese, estratto da Studi geografici su Torino e Piemonte, n°2, 1965
 

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