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August Macke


Dopo gli studi all'Accademia di Düsseldorf, furono i viaggi a Parigi nel 1907 e ancora nel 1908 e 1910 a rivelargli nell'opera dei Nabis e dei Fauves le potenzialità dell'uso moderno del colore in funzione della trasfigurazione del reale. Legatosi dal 1910 al gruppo del Blaue Reiter ( Cavaliere azzurro ) a Monaco, realizzò numerosi dipinti nei quali l'armonia dei toni intensi e luminosi divenne fonte di un dinamismo rapido di riflessi, sfaccettature, bagliori improvvisi, con intenzioni per certi versi analoghe a quelle del futurismo. Nel 1914 con Klee si recò in Tunisia, tracciando come appunti di viaggio acquerelli splendidi e gioiosi, di solare felicità, prima di morire pochi mesi dopo, ancora giovanissimo, sul fronte franco-tedesco.

Macke è l'artista meno problematico del gruppo Blaue Reiter, e tuttavia interessato anche al tema urbano.
La sua produzione consente di valutare la distanza assai minore dalle recenti e contemporanee esperienze francesi di Seurat e la differenza dai temi berlinesi di Kirchner. Accanto a paesaggi, figure, temi esotici e rari dipinti astratti, il suo soggetto preferito è il gruppo a passeggio in un parco ( Giardino zoologico I, 1912 ). E' lo stesso tema, semplificato, della Grande Jatte di Seurat, ma la sua visione positiva della vita cittadina ( pensiamo anche a Grande vetrina illuminata, 1912 ) è molto più semplice e non coincide ne con la spiritualizzazione della città di Delaunay, ne con la contestazione amara di Kirchner. Diversi dai berlinesi alienati dipinti da quest'ultimo, i cittadini di Macke, nelle loro forme altrettanto allungate e arcuate, si risolvono in macchie colorate in una confusione quasi festosa di verde, di acqua e di cielo. Con Marc e con Macke la poetica espressionista del "brutto" sembra non sia mai nata.
 









A. Macke, Giardino zoologico I, 1912


 

gv
A. Macke, Grande vetrina illuminata, 1912
 


Anche nei dipinti urbani successivi al 1912 Macke affronta ancora il tema della città. Emergono ancora i piacevoli e colorati contesti urbani dell'artista del Blaue Reiter, che ospitano ordinate coppie elegantemente abbigliate, inserite in sapienti e vivi cromatismi, volti a suggerire un'atmosfera di socialità calda e intensa . Questi quadri urbani appaiono anch'essi lontanissimi dagli alienati esterni berlinesi dipinti da Kirchner. Nelle opere di Macke è infatti del tutto assente la violenza di un linguaggio esteticamente sgradevole e la volontà di una comunicazione negativa che caratterizza le opere del pittore berlinese. L'espressionismo morbido di Macke offre cioè un'interpretazione non ancora problematica della società alla vigilia del primo conflitto mondiale. Per un confronto in chiave di critica sarcastica antitetico si può anche pensare all'opera di George Grosz.

 


A. Macke, Signora in cappotto verde, 1913
 








A. Macke, Passeggiata, 1913
 




A. Macke, Incontro tra persone, 1913 ( litografia )
 


A. Macke, Ragazze con trecce, 1914 ( litografia )
 




A. Macke, Vetrine alla moda, 1914


A. Macke, Modista, 1914

 

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