Il sistema-programma ( distillazione reticolare )

Esempi di sistema programma di letteratura italiana - Età ellenistica e cristiana - Medioevo . Umanesimo - Rinascimento - Barocco - Settecento - Primo Ottocento - Secondo Ottocento - Novecento
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Oltre alle tradizionali forme di distillazione verticale (DSTV) ed orizzontale (DSTH), suggerite nel testo ciampoliniano, che  ordinano sequenzialmente gli argomenti in scansioni successive di tipo oparativo, si propone un altro strumento di sintesi riaggregativa dei contenuti disciplinari, molto adatto per le discipline linguistiche ed umanistiche. Queste ultime non seguono necessariamente la logica gerarchica delle discipline scientifiche che si basa sulla propedeuticità assoluta che muove "dal semplice al complesso",  in cui ogni argomento può razionalmente dipendere solo da argomenti che lo precedono.

Nelle discipline storiche e letterarie è invece necessario decostruire realtà complesse, disaggregandone gli elementi costitutivi ( in linguaggio ciampliniano operando una sorta di " separazione degli ingredienti " ) e ricombinando ordinatamente i dati conoscitivi, in modo da poter organizzare attorno ad essi unità didattiche significative (i moduli o "blocchi" ciampliniani).

Le valutazioni di fondo che vanno operate preventivamente sulla disciplina sono le seguenti:

Dopo aver operato tale preventiva perlustrazione dello specifico disciplinare è possibile impostare una programmazione annuale o curricolare   visualizzata in una distillazione reticolare che chiameremo sistema programma.

Un sistema-programma è un insieme interconnesso di moduli focalizzati ( unità mono o pluri disciplinari ) che includano la direzionalità dei percorsi, le convergenze tematiche ( nodi ) e gli ambiti  di trattazione delle  varie  sezioni o blocchi.

Per le materie che affrontano una trattazione non puramenente strutturale e funzionale degli argomenti, ma che si muovono sull'asse cronologico con finalità descrittive dei fenomeni ( storia, educazione letteraria, storia dell'arte, filosofia....) è essenziale una time line di riferimento molto chiara.

Un buon sistema - programma tenta di individuare i rapporti sincronici ( contestuali ) e diacronici   ( dinamico-evolutivi, strutturali ) dei vari moduli focalizzati.

Il sistema programma di educazione letteraria

Nell’ambito linguistico-letterario appare stimolante il tentativo, suggerito dalla DB, di rintracciare l’essenzialità delle logiche disciplinari, sfrondando la presentazione dei vari argomenti da approcci critici ridondanti e disordinatamente focalizzati, evidenziando viceversa,  all'interno della testualità e dell'intetestualità,  pertinenze e ricorrenze  dell'universo letterario. Creare un sistema programma richiede  di fare chiarezza sugli approcci critici della propria disciplina, scegliendo accuratamente quelli che, via via, si mostrano più adatti a favorire la modellizzazione delle varie unità.

E' infatti necessario operare una sorta di modellizzazione dei contenuti, che ponga in evidenza le macrologiche sottese all'inclusione nel programma di testi particolari. Modellizzare significa ordinare, organizzare la trattazione attorno ad un'idea centrale, che si presti ad essere sintetizzata in una mappa di ingresso dell'unità. La DB orienta   alla ricomposizione del discorso disciplinare  in blocchi ( unità, moduli ) ben scanditi e formalizzati chiaramente, riannodati a precisi segmenti di apprendimento ed all'acquisizione di specifiche abilità.

Inoltre la DB  suggerisce un’altra importante direzione di ricerca: la necessità di raccordare  i moduli in percorsi, che rendano visibile un quadro più generale di rimandi, di rapporti, di ricorsività, ove sia possibile seguire l'evoluzione di generi, tematiche e forme letterarie, accanto all'evoluzione dei contesti storico-culturali.

In questa prospettiva va costruito il sistema-programma,   grande mappa ad indice, quadro di riferimento globale della disciplina, che assolve una funzione ricognitiva costante per l’alunno, che altrimenti si troverebbe a "navigare" all’interno di unità troppo frammentate e discontinue. Le tradizionali unità contestuali, di genere, tematiche, profilo d'autore,  analisi di una grande opera appaiono troppo discontinue per dare un'idea compiuta dell'universo letterario.Occore uno strumento ricompositivo!

Questo strumento di sintesi - che può apparire ancora contrassegnato da un'eccessiva quantità di riferimenti - appare  utile sotto molti aspettii. Consente innanzitutto di non perdere di vista il rapporto tra sincronia e diacronia degli eventi, di rintracciare collegamenti tematici, di genere, di forme artistiche, di ritrovare un insieme di corrispondenze, di "entrate ed uscite" nella varietà apparentemente inestricabile dell'immaginario letterario dei vari secoli.

Tale strumento metodologico può essere utilmente costruito in forma di mappa concettuale, realizzando una sorta di distillazione reticolare che può essere costantemente percorsa sia verticalmente sia orizzontalmente.

Le singole unità ( blocchi di contenuti pertinentizzati attorno ad una focalizzazione centrale  ) non appaiono più solo come moduli del tutto autosufficienti  ma come aree convergenti , inserite all’interno di una trama più complessa , che non  viene interamente percorsa, ma dalla quale si possono inferire le tendenze culturali, le forme dell’immaginario, gli ambiti di speculazione, il panorama storico ed artistico generale.

Alle mappe di ingresso delle varie unità - veri ordinatori logici di carattere propedeutico, con il compito di suggerire la modellizzazione primaria dell’unità- si affiancavano i già citati sistemi-programma, le mappe di distillazione verbale dei testi, i grafi riassuntivi di strutture e funzioni narrative di intere opere , le schede di interpretazione di opere artistiche.....

Approfondendo le logiche di costruzione dei modelli delle singole unità, appaiono evidenti le omologie, le analogie e gli isomorfismi capaci di ricondurre ai pochi criteri generali , che presiedono ll'organizzazione dell'intera disciplina.

Alcune  formalizzazioni rappresentative  ( quali lo pseudo diagramma cartesiano, la tabellarizzazione, l'organizzazione in matrici categoriali....) sono risultate utili   nella costruzione dei modelli di sintesi realizzati in classe con gli alunni a sostegno delle spiegazioni. 

Il campo delle modellizzazioni è praticamente infinito e appare un terreno di indagine del tutto fertile per insegnanti e studenti. Dotare di significato i materiali  attraverso l’alternarsi di analisi testuali e sintesi interpretative, di top down ( scomposizione in elementi significativi minimi, destrutturazione del testo ) e di botton up ( ricomposizione del testo o di più testi in chiave interpretativa ) è un’operazione a suo modo "scientifica", perchè ripercorre costantemente le tappe della ricerca disciplinare.

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