Il paesaggio agrario delle Padania irrigua e della risaia -
La diffusione della cascina ( cassina ) a corte.
 

L’affermazione di un paesaggio agrario dotato di caratteri omogenei.

 

Verso la fine del ‘700 nella Padania irrigua va in crisi definitivamente l’antico sistema mezzadrile e si afferma un nuovo tipo aziendale dominante, quello della cascina condotta da grandi affittuari con un notevole impegno di capitali e con un’organizzazione produttiva, che ripetono le dimensioni e le forme caratterizzanti l’età della manifattura. ( E. Sereni, Storia del paesaggio agrario italiano, Bari,1974 )

 


Gli schemi geometrici delle rogge e dei campi nel paesaggio della cascina irrigua(Dalle illustrazioni alle Note relative all’agricoltura milanese del 1784     -tratto da Emilio Sereni,Storia del paesaggio agrario italiano) 
 


Abbazia di Lucedio al centro di una grangia a riso


L’area risicola vercellese - Cartogramma tratto da:
Borgia (a cura di) Le risaie del Vercellese, Guida al paesaggio, alla storia, alla natura delle terre d’acqua- Regione Piemonte

 

Le nuove forme del paesaggio agrario sono quelle del prato irriguo e quelle della risaia.

Nella seconda metà del ‘700 la superficie a risaia si estende rapidamente,sino a superare il 25% della superficie complessiva mentre la superficie dei boschi e degli incolti si riduce del 20%.

Attorno al 1860 l’estensione complessiva delle risaie era distribuita nelle province padane come la Lombardia, l’Emilia Romagna ed il Veneto. Secondo il catasto agrario del 1929 appare accresciuta la produzione del risone. Questo importante aumento della resa unitaria è dovuto soprattutto al progresso delle tecniche culturali delle concimazioni, delle rotazioni ed alla diffusione della pratica del trapianto.

Nel 1929, oltre un terzo della superficie a riso si trova nella provincia di Vercelli; con la provincia di Pavia, Milano e Novara vedono concentrata ormai la quasi totalità della produzione risicola italiana, completamente scomparsa nelle province dell’Italia centro-meridionale e ridotta anche nel Veneto ed in Emilia.

  

La risicoltura e la canalizzazione dell’età cavouriana in Piemonte.

 

Nel rapido sviluppo delle opere irrigue in Piemonte ha avuto una parte di primo piano Camillo Benso di Cavour. Resta decisiva l’iniziativa di Cavour per la costituzione dell’Associazione d’irrigazione dell’Agro Ovest Sesia.

Nel decennio immediatamente precedente l’unificazione le province venete  restavano ancora molto indietro a quelle lombarde e piemontesi quanto all’estensione delle opere irrigue. Qui prevaleva l’impegno nelle opere di difesa idraulica e di scolo. Nel 1905 vi era un’estensione complessiva dei comprensori irrigui in Lombardia,in Piemonte e in Veneto.

 


L’organizzazione dei campi a riso durante il periodo di immersione
 

  Negli ultimi decenni del sec. XIX,le fondamentali produzioni agricole,la trasformazione dei sistemi agrari,lo sviluppo delle tecniche ed una crescente subordinazione dell’agricoltura al capitale hanno assicurato alle quattro regioni padane (Piemonte,Lombardia,Venezia,Emilia) un aumento della produttività del lavoro agricolo,che non ha riscontro in altre regioni italiane,più arretrate sulla via dello sviluppo capitalistico. Nel complesso,le quattro regioni padane forniscono il 47% della produzione agricola complessiva.
 

La diffusione storica della cascina a corte

La Pianura Padana è sempre stata considerata l'area tipica di diffusione delle «corti», assunte come «tipo» insediativo di quella regione naturale. Si ricollega tradizionalmente la struttura della villa rustica romana a quella della grangia cistercense e benedettina, alla cassina settecentesca ed infine alle cascine a corte del XIX secolo.
Nella più recente classificazione delle case rurali italiane compaiono del resto diversi tipi di casa a corte chiusa, in rapporto a modi di produzione diversi. Ne consegue una sub-regionalizzazione definita, là dove in passato, in base soprattutto a considerazioni di analogie architettoniche, si era riconosciuta un'unica area compatta.


P.Sereno, Una trasfoprmazione dell'insediamento rurale in età moderna: l'origine della dimora a corte in Piemonte,
 
http://192.167.112.135/NewPages/TESTIAM/am80/14.pdf  )

 


Cartogramma della distribuzione dell'habitat rurale - In evidenza l'area della cascina a corte
 http://www.bibliolab.it/casa/cartacase.htm
 



La cascina a corte lombarda



Fotografia aerea di una cascina a corte lombarda


La disposizione dei fabbricati della cascina a corte è su quattro lati e deriva da un'antica tradizione, che si mantenne viva fin quasi ai giorni nostri per le garanzie di sicurezza che presenta. Infatti è sufficiente la sorveglianza della porta carraia per controllare chi entra nella corte e cosa esce da essa. Già lo scrittore latino Columella nel De re rustica sottolineava questo particolare a proposito della villa romana. Molte corti sono site sui fondi ( nuclei ),  ma esistono anche piccoli centri formati quasi esclusivamente dal raggruppamento di alcune grosse corti.
 

 

 

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