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Dante Alighieri- Tanto gentile e tanto onesta pare 
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Attributi morali di Beatrice  Azioni e gesti simbolici legati alla presenza fisica di Beatrice  
Miracolosa presenza del divino tramite la figura femminile.   Effetti e riflessi psicologici sui presenti dati dalla presenza della donna

 

Nella poesia vengono usate parole che si rifanno ad eventi dal significato simbolico ( apparizione come manifestazione quasi religiosa ) ed altri che riflettono reazioni psicologiche di chi osserva la venuta - apparizione di Beatrice. Viene scritto che al suo saluto nessuno risponde, perché preso da un forte senso di rispetto e riverenza, tanto da non poter alzare lo sguardo verso questa creatura per l’emozione 

Chi è escluso dal momento magico della venuta della donna non può comprendere il vero significato di ciò che accade. Beatrice appare così decorosa ed umile da richiamare  alla mente soprattutto doti spirituali e religiose anche in chi la osserva.

La sua apparizione è miracolosa e si confonde con quella di una figura angelica. Attraverso i suoi occhi e il suo viso, Dante scrive, si comunica dolcezza: La sua immagine suggerisce e suscita una soave ispirazione amorosa e l’animo esprime questo stato psicologico con un sospiro.

C’è un forte rallentamento dell’azione : Beatrice si evidenzia attraverso segni quasi indiretti della sua presenza ( sguardo, saluto, lento avanzare....) che la isolano in qualche modo dalle azioni dei presenti e la pongono su un piano più elevato.  Di qui la scelta di Dante di insistere sui riflessi emotivi e psicologici provocati dalla sua apparizione.

Tali riflessi  si configurano come una sorta di estasi di fronte ad un evento inaspettato, superiore, celeste...miracoloso appunto. Si anticipa qui la trasfigurazione di Beatrice ad anima beata dalla funzione salvifica, funzione da lei ricoperta nella Commedia.

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