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F.
Petrarca
      - Solo e pensoso
      i più deserti campi
      
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      Solo e pensoso
      i più deserti campi | Solitario
      e pensieroso i luoghi più abbandonati vado segnando con il mio passo lento e cadenzato e rivolgo lo sguardo, attento ad evitare ogni luogo toccato da orma umana. | 
| Altro
      schermo non
      trovo che mi scampi dal manifesto accorger de le genti, perché negli atti d'alegrezza spenti di fuor si legge com'io dentro avampi: | Altro rifugio non so trovare che mi protegga dall'attenzione ( indiscreta ) della gente; < poiché > nei miei gesti privi di ogni serenità esteriormente si intuisce come io, nell'intimo, arda d'amore: | 
| sì
      ch'io mi credo omai che monti
      et piagge e fiumi et selve sappian di che tempre sia la mia vita, ch'è celata altrui. | cosicché
      credo ormai che monti, pianure fiumi, boschi conoscano di che tenore è la mia vita, che pure è tenuta segreta agli altri. | 
| Ma
      pur sì aspre vie né sì selvagge cercar non so ch'Amor non venga sempre ragionando con meco, et io co·llui. | Del resto nessun angusto e solitario luogo so trovare, in cui Amore non mi accompagni in ogni istante parlando con me ed io con lui. |