G. Apollinaire - La commiostione tra poesia e pittura
"La poesia da vedere oltre che da leggere"-Calligramme (1918)


Guillaume Apollinaire nasce a Roma il 26 agosto 1880. Si trasferisce in Francia ancora adolescente stabilendosi a Parigi, dove dal 1908 grazie al legame con Marie Laurencin si mette in contatto con gli
ambienti artistici d'avanguardia e con personalità quali Maurice de Vlaminck, André Derain, Pablo Picasso, Georges Braque, Henri Matisse. L'interesse per il moderno lo porta a sostenere anche il futurismo di Filippo Tommaso Marinetti e la pittura metafisica di Giorgio De Chirico.

Del 1910 sono i sedici racconti fantastici intitolati
"L'eresiarca & C.", mentre nel 1911 pubblica le poesie di "Bestiario o corteggio di Orfe" e nel 1913 il fondamentale "Alcools", raccolta delle migliori poesie composte fra il 1898 e il 1912, che costituisce uno dei testi di poesia più importanti del secolo scorso. Quest'opera rinnova profondamente la letteratura francese ed è oggi considerata il capolavoro di Apollinaire insieme con lo splendido "Calligrammi" (1918).

Fra le altre opere in prosa si ricordano
"Il poeta assassinato" (1916), raccolta di novelle e racconti tra il mitico e l'autobiografico, ispirati alle esperienze sul fronte della prima guerra mondiale, e il dramma "Le mammelle di Tiresia" (scritto nel 1903 e pubblicato nel 1918), nell'introduzione del quale per la prima volta compare la definizione di un'opera surrealista. Muore a Parigi il 9 novembre 1918.
 

Seguendo una tendenza tipica dei poeti d'avanguardia Apollinaire porta alle estreme conseguenze la poetica simbolista dell'analogia. Le immagini che si susseguono non propongono tuttavia di evocare significati profondi e misteriosi, quanto invece di sperimentare accostamenti inediti ed inattesi. Le  libere associazioni di parole richiamano le parole in libertà del programma futurista di Marinetti ed anticipano la tecnica compositiva dei surrealisti ( scrittura automatica ).
Calligramme
( letteralmente belle scritture ) fa riferimento ai disegni ( ad esempio una pipa, un getto d'acqua.... ) che si creano con una particolare disposizione dei caratteri tipografici. Si tratta di un procedimento non nuovo ai poeti barocchi del '600, che già avevano intuito la fisicità grafica della parola, tutt'uno con l'immagine che veicola.

Calligrames è un termine coniato da Apollinaire per indicare un significato intermedio tra calligrafia e ideogramma. In effetti, come mostrano gli esempi dei testi che seguono, Apollinaire impiega la struttura grafica come fattore significante, caratterizzato da una propria autonomia. Il semplice tentativo di decifrare le parole, spezzate e sovrapposte, di senso non del tutto conseguente, non sarebbe sufficiente per intendere le intenzioni dell'artista, che sono di estrema rottura formale con la tradizione poetica, negata nei Calligrames in modo simile a quello espresso dai Futuristi.
 

Quattro esempi di calligrames

G. Apollinaire - Le mandoline, l'oeillet e le bambu


G. Apollinaire - Du coton dans les oreilles


 

G. Apollinaire, Coeur couronne et miroir


G. Apollinaire, Il pleut


 

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