EDUCAZIONE LINGUISTICA
Curricolo di scrittura - Preparazione alle prove scritte di Italiano

CLASSE 5^ RAGIONERIA E IGEA – PROVA IN CLASSE DI ITALIANO - 20 OTTOBRE 2009

TIPOLOGIA B  -  REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai due ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del  “saggio breve”,  interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

4.  AMBITO  STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Sicurezza e libertà, due esigenze complementari della società contemporanea

  DOCUMENTO 1) La paura di vivere nel nostro tempo

Si accentua nel nostro tempo una forma di insicurezza collettiva indotta dalla situazione pericolosa, violenta e incontrollabile in cui si trova una società globale allo sbando, sotto la guida di élite politiche e finanziarie in grave crisi. Da questa insicurezza, sempre più evidente, hanno origine disagi nel comportamento individuale e collettivo che vale la pena di indagare. La paura delle responsabilità della vita adulta, l'ansia di controllo sulla realtà circostante, la diffidenza verso il prossimo, i rituali ossessivi come garanzia scaramantica, l'angoscia senza apparente motivo, la rimozione della morte, gli attacchi di panico, il culto ridotto a idolatria, il distacco dagli istinti, la violenza senza movente e certe disperate fasi depressive sono solo alcuni diffusi segnali che l'inconscio ci invia per aiutarci a riconoscere la gravita della situazione collettiva. Cambiare forse si può ancora, ma per una trasformazione sociale sembra necessario tenere conto anche di che cosa vuoi dire, dal punto di vista psicologico, quello che sta succedendo a ognuno di noi e nel mondo intero.

Marina Valcarenghi, L'insicurezza, 2009

DOCUMENTO 2) I rischi che minacciano la società europea e le misure da perseguire per debellarli.

Fino a che punto la libertà può essere limitata a vantaggio della sicurezza personale? Partendo dal presupposto che la sicurezza è la base di un’esistenza libera bisogna però concentrarsi sulla percezione del "limite alla libertà", che è tanto maggiore quanto più questo limite ci coinvolge da vicino. «Se ai fini di tutelare la nostra sicurezza poniamo un limite alla libertà di qualcuno che percepiamo diverso da noi – esordisce il ministro Amato –, consideriamo quel limite meno restrittivo. Ma se esso riguarda noi stessi lo avvertiamo. Un esempio plausibile è dato dalla disputa in corso tra Usa e Ue sulle norme di controllo volute dal governo americano nei confronti di chi entra negli Stati Uniti. Per gli europei sono limitazioni eccessive ai diritti della persona».

«Non sempre capiamo quello che la metà degli imam predicano. In qualità di giudice posso espellere dal Paese coloro che sono considerati artefici di disegni terroristici futuri. Ma l’espulso può ricorrere alla Corte europea di Strasburgo se nel Paese di destinazione c’è violazione dei diritti umani». Insomma, ci troviamo a un bivio. «Da una parte ci sono i diritti umani dell’espulso. Dall’altro, invece, una questione: che cosa succederebbe se non decretassi l’espulsione?». C’è la presa di coscienza, allora, che esiste un profilo della sicurezza che porta a misure che possono mettere a repentaglio diritti che noi consideriamo non tangibili. Una via a senso unico, dunque.

Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università Cattolica di Milano, 22-5- 2007

 DOCUMENTO 3) La prevenzione internazionale del terrorismo.

«Ai giorni nostri il problema sicurezza si è decisamente complicato - prosegue il ministro -: il terrorismo internazionale, il post 11 settembre, il fenomeno dell'immigrazione, la facilità di una comunicazione internazionale capace di creare reti. In questo scenario la semplice distinzione noi-altro è diventata illusoria». Di conseguenza nasce spontaneo domandarsi cosa sia ragionevole chiedere a tutti, a "noi" e agli "altri", ai fini di prevenire il terrorismo, essendo quest’ultimo un fenomeno completamente nuovo per il nostro paese. «Il terrorismo ha introdotto in Europa una minaccia, non esterna come quella alla quale eravamo abituati si tratta di gruppi privati dal potenziale illimitato che possono disporre di arsenali, chimici o nucleari, in grado di provocare stragi di massa»

Giuliano Amato, Libertà e sicurezza nell'Europa che cambia - lezione presso l'Università Cattolica di Milano, 22-5- 2007

 DOCUMENTO 4) Garantire i diritti fondamentali all'interno dell'UE

L’Unione europea si fonda sul rispetto dei diritti dell’uomo, delle istituzioni democratiche e dello Stato di diritto. La Carta dei diritti fondamentali sancisce tutti i diritti - personali, civili, politici, economici e sociali - dei cittadini dell’Unione. L'Agenzia europea per i diritti fondamentali aiuta i politici a elaborare la normativa in questo campo e a sensibilizzare l'opinione pubblica ai diritti fondamentali. Il cosiddetto "accordo di Schengen" garantisce il diritto di spostarsi liberamente da un paese all’altro. Oggi, dunque, i cittadini europei non devono più esibire il passaporto o la carta d’identità quando si recano in un altro paese dell'UE. ..... Importanti diritti sono riconosciuti anche ai cinque milioni di cittadini di paesi terzi che attualmente lavorano nell'Unione europea. Sono state elaborate procedure comuni per agevolare, per esempio, il ricongiungimento familiare o l'integrazione dei nuovi arrivati.

Mentre sempre più persone tentano di raggiungere l’Unione europea per sfuggire a guerre, persecuzioni e catastrofi naturali o semplicemente nella speranza di una vita migliore, gli Stati membri cercano soluzioni comuni a sfide comuni. In particolare, stanno elaborando norme minime e procedure per i richiedenti asilo, che determinino le modalità per presentare la domanda di asilo e le autorità competenti per esaminarla, lo status del beneficiario e il ruolo delle autorità nazionali nell’assolvere queste responsabilità.

Nel 2008 i leader dell'UE hanno siglato un patto europeo sull'immigrazione che fissa i principi alla base di diverse normative europee. L'obiettivo è gestire l'immigrazione regolare in maniera tale da tener conto delle priorità e delle esigenze dei singoli paesi europei e da promuovere l'integrazione. I controlli alle frontiere esterne dell'UE saranno resi più efficaci. L'UE punta anche a creare partenariati con i paesi di origine e di transito al fine di migliorare le condizioni di vita in tali paesi. L’Unione europea è anche determinata a dare un giro di vite all’immigrazione clandestina. Nel 2005 ha istituito l’agenzia Frontex, con il compito di organizzare la collaborazione operativa tra gli Stati membri nel campo della sicurezza delle frontiere esterne. La libera circolazione all’interno dell’UE è possibile soltanto se sono in atto controlli efficaci ed efficienti in tutti i punti d’ingresso.

 DOCUMENTO 5) Lotta alla criminalità

Garantire la sicurezza dei cittadini è una delle priorità assolute dell’Unione. Ciò significa servirsi di strumenti pratici e giuridici per impedire che le organizzazioni criminali – baroni della droga, trafficanti di esseri umani, riciclatori di denaro sporco, terroristi - approfittino delle libertà garantite nell’Unione. All’atto pratico, cresce la cooperazione fra le forze di polizia nazionali, specie nel quadro dell’Europol. Un’apposita legislazione è stata adottata per lottare contro il riciclaggio. Essa permette di confiscare i proventi di reati e fa obbligo agli istituti creditizi e finanziari e a determinate categorie professionali, come avvocati, contabili e case da gioco, di dichiarare le operazioni di valore pari o superiore a 15 000 euro.

DOCUMENTO 6) Diritto alla privacy

I ministri dell'interno dei Paesi UE, non hanno le idee chiare sulla conservazione dei dati del traffico telefonico e telematico. Ma il nostro Ministro dell'interno Pisanu non ha manifestato incertezze e ha detto semplicemente che il signor Rossi deve accettare qualche limitazione della sua privacy per avere maggiore sicurezza. Tutto qui?
Se il problema fosse solo questo non ci sarebbe nulla da ridire: la difesa dal terrorismo vale bene una limitata compressione del diritto alla riservatezza. In realtà i problemi sono molti e molto seri.  Esiste una cornice allarmante: quella della "autorizzazione di polizia" per svolgere l'attività, con il corredo delle ispezioni e dell'acquisizione dei dati da parte delle forze dell'ordine. Il che comporta la possibilità che i dati acquisiti con la finalità di combattere il terrorismo vengano usati anche per procedimenti per la presunta commissione di altri reati.
Inoltre si deve valutare il fatto, non secondario, che la presenza di una sterminata quantità di archivi di dati personali, nelle mani di titolari che non possono essere tutti onesti, rigorosi e preparati, costituisce un rischio per la riservatezza degli utenti. Ma c'è di più.
Le attività di cui stiamo parlando costituiscono il motore stesso della società dell'informazione: fornitura e acquisizione di servizi per via telematica, scambio di corrispondenza, ricerca di informazioni. Sottoporre queste attività ad una "autorizzazione di polizia" è intollerabile in una società che si dice libera e democratica. Contravvenire all'obbligo della richiesta di autorizzazione è un illecito punibile. "Autorizzazione di polizia" significa che "Gli ufficiali e gli agenti di pubblica sicurezza hanno facoltà di accedere in qualunque ora nei locali destinati all'esercizio di attività soggette ad autorizzazione di polizia" (art. 16 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza).

Assoggettare a restrizioni di questo genere attività ormai quotidiane nella nostra società è tipico dei Paesi dove non c'è una democrazia compiuta (la Cina, per esempio). E' vero che il terrorismo internazionale è una minaccia gravissima, incombente. Per combatterlo si deve arrivare a misure di questa gravità? 
Perché, nella sostanza, queste norme impongono pesanti limitazioni al nostro essere cittadini nella società dell'informazione. Basta riflettere sul fatto che i dati delle nostre "navigazioni" possono rivelare le nostre idee politiche, le nostre tendenze sessuali, le nostre convinzioni religiose il nostro stato di salute. Se si aggiungono gli header delle nostre e-mail, si aggiunge la possibilità di ottenere la "mappa" completa dei nostri rapporti personali e di lavoro: è il caso di dire "privacy addio".

Manlio Cammarata, Libertà e sicurezza, INTERLEX, DIRITTO, TECNOLOGIA, INFORMAZIONE, 12-09-2005

1.  AMBITO  ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Notturno e lunare: due scenari poetici legati a tensioni vitali, suggestioni, memorie del passato.

 DOCUMENTO 1) L'infinita unità della notte

Quale vivente,
dotato di sensi,
non ama tra tutte
le meravigliose parvenze
dello spazio che ampiamente lo circonda,
la più gioiosa, la luce
coi suoi colori,
coi raggi e con le onde;

la sua soave onnipresenza
di giorno che risveglia?
Come la più profonda
anima della vita
la respira il mondo gigantesco
delle insonni costellazioni,
e nel suo flutto azzurro
nuota danzando -

la respira la pietra scintillante,
che posa in eterno,
la pianta sensitiva che risucchia,
l'animale multiforme,
selvaggio e ardente -
ma più di tutti
il maestoso viandante
con gli occhi pieni di profondi sensi,
col passo leggero, e con le labbra
ricche di suoni
dolcemente socchiuse.
Quale regina
della natura terrestre
chiama ogni forza
a mutamenti innumerevoli,
annoda e scioglie vincoli infiniti,
avvolge ogni essere terrestre
con la sua immagine celeste. -

La sua sola presenza manifesta
il meraviglioso splendore
dei reami del mondo.


 

Da lei mi distolgo e mi volgo
verso la sacra, ineffabile
misteriosa notte.

Lontano giace il mondo -
perso in un abisso profondo -
la sua dimora è squallida e deserta.
Malinconia profonda
fa vibrare le corde del mio petto.
Voglio precipitare
in gocce di rugiada
e mescolarmi con la cenere. -
Lontananze della memoria,
desideri di gioventù,
sogni dell'infanzia,

brevi gioie e vane speranze
di tutta la lunga vita
vengono in vesti grigie,
come nebbie della sera
quando il sole è tramontato.

In altri spazi
piantò la luce le festose tende.
Mai più ritornerà
ai suoi figli che l'attendono
con fede d'innocenti?
Che cosa a un tratto zampilla
grondante di presagi
sotto il cuore
e inghiottisce la molle brezza
della malinconia?

Da noi derivi a tua volta piacere,
o buia notte?
Quale cosa tu porti sotto il manto
che con forza invisibile
mi penetra nell'anima?

Delizioso balsamo
stilla dalla tua mano,
dal mazzo di papaveri.
Le gravi ali dell'anima tu innalzi.
Noi ci sentiamo oscuramente
e ineffabilmente turbati
-
con gioioso spavento
vedo un volto severo
che su di me si china
dolce e devoto,
e svela tra i riccioli
senza fine intrecciati
la cara giovinezza della madre.

 

Come infantile e povera
mi sembra ora la luce -
come grato e benedetto
l'addio del giorno -

Solo perché la notte distoglie
e allontana da te i tuoi fedeli,
tu seminasti per gli spazi immensi
le sfere luminose, ad annunziare
l'onnipotenza tua -
il tuo ritorno -
nel tempo della tua lontananza.
Più divini
delle stelle scintillanti
ci sembrano gli occhi infiniti
che in noi la notte dischiude.

Vedono oltre
le più pallide gemme
di quelle schiere innumerevoli -
non bisognosi di luce
frugano nel profondo
di un'anima amante
-
voluttà ineffabile
colma uno spazio più alto.
Lode alla regina del mondo,
alta annunziatrice
di mondi santi,

custode del beato amore,
che a me ti manda -
tenera amata -
amabile sole notturno, -
ed ora veglio -
sono Tuo e Mio
-
la notte mi annunziasti come vita -
mi hai fatto uomo -
consuma con l'ardore
dell'anima il mio corpo,
perché lieve nell'aria
con te più strettamente io mi congiunga
e duri eterna
la notte nuziale.

Novalis - Inno alla Notte, 1800

Novalis - InnI alla Notte - Il nucleo dell'esperienza è la morte della fidanzata Sophie; gli "Inni" sono l'immagine artisticamente rielaborata dell'evoluzione subita da Novalis nello spirito, nel pensiero, nella poesia dalla scomparsa della ragazza sino quasi alla vigilia della propria morte. L'esperienza dolorosa, resa ancor più viva dalla scomparsa tre settimane più tardi del fratello prediletto, diede alla potenzialità del suo spirito una direzione unitaria. Nel diario che tenne per qualche mese, dopo la morte di Sophie, appare chiaro che il centro dei suoi pensieri è costituito dalla certezza della vita oltre alla morte e dalla certezza del ricongiungimento con l'amata nell' aldilà; l'unico conforto risiedeva nella speranza di seguirla presto nell'altro mondo.

 DOCUMENTO 2) La pace della sera

Forse perché della fatal quïete
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
O sera!
E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,

E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno;
e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme

Delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge

Ugo Foscolo, Alla sera, sonetto 1803

 DOCUMENTO 3) La luce lunare e un' avventura storica dell'animo

Alla luna

O graziosa luna, io mi rammento
Che, or volge l'anno, sovra questo colle
Io venia pien d'angoscia a rimirarti:

E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
Il tuo volto apparia
, che travagliosa
Era mia vita: ed è, né cangia stile,
0 mia diletta luna. E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l'etate
Del mio dolore
. Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil
, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso,
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l'affanno duri!

Giacomo Leopardio, Alla luna, 1819

 DOCUMENTO 4) L'interrogazione muta e misteriosa della luce lunare


Caspar David Friedrich, Abbazia nel querceto, 1810
 


Caspar David Friedrich,
La sera, 1820-21
 


Caspar David Friedrich, Un uomo e una donna
davanti alla luna, 1819


Caspar David Friedrich, Luna nascente
sul mare, 1821
 

 DOCUMENTO 5) La luna, silenziosa presenza della natura accanto all'uomo

Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
silenziosa luna?

Sorgi la sera, e vai,
contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
di riandare i sempiterni calli?
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
di mirar queste valli?
Somiglia alla tua vita
la vita del pastore.

Sorge in sul primo albore
move la greggia oltre pel campo, e vede
greggi, fontane ed erbe;
poi stanco si riposa in su la sera:
altro mai non ispera.
Dimmi, o luna: a che vale
al pastor la sua vita,
la vostra vita a voi?
dimmi: ove tende
questo vagar mio breve,
il tuo corso immortale?

(.........)
 

Pur tu, solinga, eterna peregrina,
che sí pensosa sei, tu forse intendi,
questo viver terreno,
il patir nostro, il sospirar, che sia;

che sia questo morir, questo supremo
scolorar del sembiante,
e perir dalla terra, e venir meno
ad ogni usata, amante compagnia.
E tu certo comprendi
il perché delle cose,
e vedi il frutto
del mattin, della sera,
del tacito, infinito andar del tempo.
Tu sai, tu certo, a qual suo dolce amore
rida la primavera,
a chi giovi l'ardore, e che procacci
il verno co' suoi ghiacci.
Mille cose sai tu, mille discopri,
che son celate al semplice pastore.

Spesso quand'io ti miro
star cosí muta in sul deserto piano,
che, in suo giro lontano, al ciel confina;
ovver con la mia greggia
seguirmi viaggiando a mano a mano;
e quando miro in cielo arder le stelle;
dico fra me pensando:
a che tante facelle?

 

Giacomo Leopardi, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia, 1830

TIPOLOGIA C -  TEMA STORICO

Imperialismo e colonialismo: due fenomeni che contrassegnano la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, fino a sfociare nel drammatico conflitto mondiale. Quali le cause di questi fenomeni e le conseguenze di medio e lungo periodo?

TIPOLOGIA D -  TEMA DI CARATTERE GENERALE

La società contemporanea ha bisogno di vedere estesa la democrazia a livello mondiale e si trova impegnata nella realizzazione delle condizioni che la rendano possibile, anche dove integralismi e fondamentalismi ne impediscano l'esercizio. Molte vite umane si spendono nel tentativo di assicurare un sicuro esercizio della libertà d'espressione e della partecipazione politica, conquiste essenziali della società occidentale. Non sempre l'opinione pubblica condivide uno sforzo prolungato delle forze impegnate in tali operazioni, apparentemente lontane dagli immediati interessi della nazione.
 

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