La vita scolastica

La violenza

Partecipazione

Informazione nella società di massa

MODULI DI ITALIANO CLASSE 3^A MERCURIO - a.s. 2002 - 2003
EDUCAZIONE LINGUISTICA - CURRICOLO DI SCRITTURA

LE PROVE ED I MATERIALI DI PREPARAZIONE ALLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO -
 Classe 3, 4, 5

METODOLOGIA - Premessa generale, Descrizione dei moduli di scrittura,  
Glossario, Elenco degli argomenti, Prove assegnate: 1, 2, 3, 4.

PREMESSA GENERALE
Il curricolo di scrittura ha come finalità quella di avvicinare fin dal terzo anno l'alunno alla prima prova dell'esame di Stato, che prevede per il candidato la scelta tra vari tipi di testualità, dalle caratteristiche diverse.  La prova prevede una scelta tra quattro possibili tipologie testuali: l'analisi del testo ( letterario ), l'articolo o il saggio breve ( su una tematica di ambito artistico- letterario, socio- economico, storico - politico o tecnico-scientifico ), il tema di argomento storico o di ordine generale.
Il superamento del tradizionale tema come unico tipo di testo capace di verificare le abilità argomentative ed espressive del candidato implica un'attenzione nuova per altre tipologie testuali, individuate come possibili ambiti di esercitazione alla pratica dello scrivere. Obiettivi specifici del curricolo di scrittura saranno i seguenti

  • abituare a riconoscere la specificità strutturali ed organizzative dei vari tipi di testo e le loro funzioni comunicative

  • abituare a decodificare enunciati complessi, individuando l'articolazione della problematica

  • abituare a cogliere il nucleo informativo dei singoli documenti del dossier

  • abituare ad analizzare i dati quantitativi dei fenomeni e le loro rappresentazioni simboliche ( diagrammi )

  • abituare a isolare parole e concetti-chiave degli enunciati, avendo la capacità di ridefinirli.

  • abituare a titolare opportunamente i testi e le loro singole sezioni

  • abituare a creare rappresentazioni sintetiche dei contenuti ( scalette, grafi e mappe concettuali )

  • abituare a realizzare sezioni di prescrittura sintetica ed a ricollegarle coerentemente

  • abituare alla revisione procedurale e finale del testo

Attenzione prioritaria viene data nel triennio alla preparazione del testo argomentativo sia sotto la forma dell'articolo di giornale che del saggio breve.


TITOLO DEL 3°MODULO 
E ARGOMENTI TRATTATI
DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA' 


Mod. 3 ) Costruzione di un testo argomentativo sotto forma di articolo a partire da un dossier di 2 o più documenti, relativamente a tematiche di cui si sia organizzata una preventiva informazione.


LA FASE DI PREPARAZIONE 

- Il tema viene presentato brevemente in classe. Viene definita una sua sommaria strutturazione e la possibile articolazione degli argomenti che potranno essere toccati nell'elaborato svolto in classe.
- Se si organizzano attività di recupero o di specifica preparazione alla prova si prepara assieme agli alunni una possibile mappa argomentativa o mappa concettuale sul tema in esame. 
- Si accede  ad informazioni relativamente ai nuclei di interesse, via via sottoposti all'attenzione della classe. L'argomento scelto viene preventivamente esaminato attraverso alcune libere letture preparatorie, comuni ed anche diverse da alunno ad alunno. Si ricerca il significato di concetti specifici attraverso le definizioni fornite da dizionari, enciclopedie e libri di testo delle varie materie. Ci si informa - tra l'altro - seguendo attentamente trasmissioni o servizi radio-televisivi sull'argomento o navigando in internet. 
- Si raccoglie il materiale cartaceo in cartelline apposite da conservare
Si prevede l'utilizzo dei quotidiani e dei giornali telematici, di pagine saggistiche.
- Sono utili gli esercizi di schedatura degli articoli e prescrittura, con l'organizzazione di  brevi sintesi e riassunti su argomenti specifici,
- Si predispongono una o più  mappe concettuali capaci di orientare nella stesura dei paragrafi da inserire all'interno del lavoro. 
- La mappa concettuale dovrà essere reimpostata il giorno della prova in base ai documenti del dossier ( materiale informativo specifico).

LE INDICAZIONI SUL TIPO DI PROVA ASSEGNATA E SULLA TIPOLOGIA TESTUALE RICHIESTA
-
L'insegnante, prima di assegnare la prova mensile, definisce la tipologia testuale richiesta all'alunno, indica  il tipo di materiale che sarà fornito assieme alla consegna del lavoro ( dossier ).
- Ogni alunno dovrà costruire un articolo giornalistico di non più di quattro facciate, con un titolo ed un sottotitolo iniziale, ed eventuali ulteriori titolazioni  relative alle varie sue sezioni del testo.
- Il testo della prova indicherà i vincoli di costruzione dell'articolo: la sua lunghezza massima, la sua destinazione editoriale, l'organizzazione interna del materiale informativo, soprattutto l'aderenza al tema proposto dall'enunciato.

LA PROVA E LA SUA CORREZIONE
Le prove relative al primo modulo di scrittura si svolgeranno in tre ore di 50 minuti non obbligatoriamente consecutive e la valutazione terrà conto dei seguenti descrittori di competenza:
- Conoscenza del tema, suffragata da dati informativi essenziali ma significativi, desumibili da materiale vario.
- Comprensione della complessità  del tema : argomentazione di alcune problematiche,  relativamente a qualche aspetto toccato dal dossier fornito.
- Esposizione corretta dei contenuti a livello grammaticale, morfosintattico, semantico-lessicale. 
- Coerenza e coesione testuale ( chiara organizzazione testo )

TITOLO DEL 6° MODULO 
ED ARGOMENTI TRATTATI

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA' 

Mod 6) Costruzione di un testo argomentativo sotto forma di tema di carattere generale o di tema di carattere storico, relativamente a tematiche di cui si sia organizzata una preventiva informazione.

Descrittori del modulo


A differenza dell'articolo o del saggio breve che sfruttano le informazioni direttamente fornite dal dossier e quindi possono approdare ad una progettazione del discorso veicolata - almeno in parte - dagli apporti informativi e dai contributi critici dei testi di appoggio, il tradizionale tema deve essere pensato e progettato sulla base di informazioni remote non direttamente disponibili allo scrivente. 
Tali informazioni devono precedentemente essere assunte e rielaborate
in forma semistrutturata di appunti, schede, sintesi tematizzate....riassunti ( prescrittura ). 
Inoltre diventa strategica la corretta lettura e interpretazione dell'enunciato, soprattutto quando questo è abbastanza articolato e si presenta sotto forma di microtesto di tipo espositivo-argomentativo.
E' opportuno infine pensare a scalette e mappe concettuali che guidino la stesura del lavoro e possano eventualmente essere ampliate e parzialmente modificate durante l'elaborazione testuale.
Alcune di queste abilità logiche e procedurali saranno meglio fissate nelle ore dedicate al recupero in orario pomeridiano o mattutino.


Elenco degli argomenti proposti

 

Descrizione dell'attività' 


1
L'informazione nella società di massa

http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/intervis/b/bloomber.htm
http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/intervis/a/abruzz03.htm


Durante il mese si sono affrontate alcune letture di carattere socio - economico, antropologico e socio - psicologico, relative ai concetti di cultura e società di massa, mass media, informazione e comunicazione nell'era della globalizzazione, pubblicità, omologazione e conformismo. Lo scarso tempo destinato in classe al chiarimento teorico di questi concetti - esaminati in gran parte sul testo di R.Marchese e d U. Mancini, Moduli di educazione civica ( l'individuo e la società ), La Nuova Italia - non ha consentito di dare carattere sistematico all'illustrazione del vasto argomento. Il testo di carattere espositivo - argomentativo che verterà su queste problematiche dovrà presentare le informazioni fondamentali sui fenomeni più recenti legati allo sviluppo delle telecomunicazioni ( ampia diffusione delle reti telematiche, tendenza all'integrazione tra i vari media....) ed ai loro risvolti problematici ( trasmissione delle informazioni in tempo reale, condizionamenti nel controllo delle fonti informative, concentrazione dei mass media, consumismo e pubblicità, interattività dei media ....).
 

26 FEBBRAIO 2003 - CLASSE 3^ A RAGIONERIA MERCURIO - PROVA DI ITALIANO.  


1.
  Molto spesso si parla di cultura di massa anche per i giovani, come di un insieme di propensioni, attese, ideali che l'età adolescenziale coltiva in mille forme, diverse tra loro ma anche misteriosamente vicine per la presenza di esigenze e richieste comuni. Divertimenti, musica, letture, moda, uso del tempo libero…. sono  caratterizzati da specifici bisogni dei giovani, che i mass media veicolano attentamente. Quale a vostro pare il ruolo specifico della televisione, del cinema, della pubblicità e di internet nel creare un certo conformismo culturale nelle giovani generazioni.

2. In una società globalizzata anche l'industria culturale ha compiti nuovi. Deve informare, comunicare dati e rappresentare situazioni in tempi reali, dando l'impressione di tenere gli individui in presa diretta con ogni realtà, anche remota e spazialmente inavvicinabile, attraverso una comunicazione virtuale ma coinvolgente. Quali a vostro parere i caratteri specifici dei mass media del nostro tempo? Essi fanno sentire realmente più vicini tra loro gli individui o offrono soltanto una fittizia illusione di comunicazione con gli altri?
 

GLOSSARIO

Curricolo di scrittura - Con questo termine si intende l'insieme delle attività didattiche che preparano alla stesura di testi scritti di varia natura . In particolare il curricolo di scrittura del triennio è rivolto alle pratiche di costruzione dei testi argomentativi. Si parla di curricolo di scrittura e non semplicemente di corso di scrittura in quanto tutte le attività legate alla pratica dello scrivere devono presentare una loro continuità pluriennale e procedere gradualmente dai compiti più semplici a quelli più specifici e complessi.
L'idea di curricolo di scrittura si giustifica con questi presupposti:
- scrivere è una pratica non spontanea che può essere in parte insegnata con un lento lavoro che curi il momento dell'informazione su argomenti specifici ( lettura consapevole di testi ), la comprensione degli aspetti principali di tali argomenti, l'organizzazione preventiva del testo (costruzione di schemi, mappe argomentative e concettuali ), la sua stesura ordinata e la sua revisione.

Tipologia testuale - Ogni testo si distingue dagli altri per la sua forma espressiva, per la sua struttura ( cioè per la sua  organizzazione delle parti ) e per la sua funzione comunicativa. Un saggio informa, documenta, espone tesi, offre esempi delle sue tesi, difende le conclusioni che propone, confronta situazioni analoghe, analizza particolari. Un articolo invece coglie aspetti originali dei problemi e spesso tende a convincere attraverso il suo linguaggio brillante e spesso metaforico, non sempre occupandosi di fornire le fonti dirette delle sue informazioni.

Testo argomentativo - E' ogni testo che affronta una problematica, la presenta, la analizza nei suoi aspetti fondamentali e avanza proposte, giudizi, tesi e teorie risolutive dei problemi. Spiega il perché delle posizioni assunte citando esempi opportuni. Per argomentare su un qualsiasi tema o problema occorre conoscerlo almeno nei suoi aspetti fondamentali; quindi bisogna operare qualche lettura e ricostruire schematicamente i suoi nodi fondamentali.

Analisi del testo - Si definisce analisi del testo una serie di operazioni di comprensione, che, partendo dal documento letterario, rinviano al valore semantico ( di significato ) di alcune sue espressioni, singole parole, figure retoriche, artifici formali in genere. Inoltre la comprensione, partendo dal testo si allarga alla poetica dell'autore, a rilievi significativi sul contesto storico-culturale del suo tempo, a riferimenti intertestuali con altri autori che hanno affrontato gli stessi temi presenti nel testo analizzato.

Articolo - L'articolo è un genere testuale che ha una precisa destinazione. E' rivolto ad un largo pubblico: può trovar posto su quotidiani o su riviste anche specializzate. L'articolo ha come caratteristica la chiara divulgazione dei contenuti, la facilità espressiva esente da troppo rigidi vincoli formali, l'impiego di un linguaggio metaforico e soprattutto la non obbligatoria sistematicità di trattazione di tutti gli aspetti di un problema. Nell'articolo è importante la titolazione, l'incisività degli esempi forniti e l'originalità di porre le proprie tesi.

Saggio breve - E' un testo espositivo - informativo ed argomentativo più complesso e formalizzato dell'articolo. Ha come scopo quello di affrontare un problema sotto il maggior numero di prospettive critiche. Richiede l'analisi di tutti i documenti del dossier. Questi ultimi vanno tra loro relazionati e raffrontati nelle loro tesi e conclusioni. Per dar vita ad un saggio breve occorre avere molta informazione sull'argomento trattato.

Dossier - E' l'insieme dei materiali informativi e dei documenti che sono necessari per configurare una problematica. Da soli i documenti del dossier non danno tuttavia un'idea esaustiva del problema. Servono anche informazioni esterne che bisogna raccogliere precedentemente. Spesso i documenti del dossier non sono di carattere informativo, bensì di tipo giudicante o argomentativo: esprimono cioè tesi e giudizi più che non fornire dati per identificare con chiarezza i contorni concreti di una problematica.

Tema - Era un tempo l'unica possibile prova scritta di Italiano all'esame di Stato. Partendo da un enunciato, più o meno elaborato, il tema richiede allo studente di costruire interamente il discorso sul problema posto dal titolo. Chi scrive non ha alcun documento scritto a supporto informativo diretto nel momento della stesura del lavoro. I dati citati o richiamati devono trovarsi tutti in memoria. Ecco perché nei temi prevalgono spesso giudizi, considerazioni critiche un po' superficiali...non suffragate da esempi e dati significativi.

Schedatura - E' una forma sintetica di testo che individua lo schema informativo di base del documento e ne evidenzia in breve la prospettiva interpretativa. Utile la schedatura di articoli, di saggi, ma anche di film e trasmissioni televisive, di interviste, di documenti e di presentazioni......

Prescrittura - E' un termine piuttosto generico che individua ogni fase preparatoria alla stesura del testo vero e proprio. La prescrittura può manifestarsi sotto forma di sintesi lineare, di elenco puntato / numerato, di ridotta rielaborazione di sezioni di una mappa concettuale, addirittura sotto forma di appunti disgregati e solo successivamente rielaborati e riaggregati.

Sintesi, riassunti - Definiscono - come la schedatura, ma a livello di maggiore rielaborazione - tutti i testi che ripropongono i nuclei essenziali di un discorso scritto o parlato ( fasi di una narrazione, elementi di un giudizio, spunti di analisi, avanzare di un'argomentazione ...) rispettando i rapporti gerarchici tra le parti.

Mappe argomentative o concettuali  - Sono diverse dagli indici, dagli elenchi puntati e/o gerarchizzati, dalle scalette, dalle tabelle. Le mappe organizzano i concetti e le idee sull'intero spazio della pagina o della lavagna e sfruttano le direzioni di tale spazio ( l'alto a destra ed il basso a sinistra < polarità >, il vicino < contiguità, analogia > ed il lontano 
< estraneità >, ciò che può essere racchiuso in un insieme < inclusione > e ciò che sta isolato < esclusione > o fa parte di due insiemi < intersezione >....). Ci danno subito una visione di insieme del problema e dei rapporti tra i suoi elementi fondamentali. Le mappe diventano modelli e sistemi di interpretazione di un argomento o di un problema, semplificandone la complessità. Servono come guida al discorso, come orientamento costante al nostro modo di ragionare, pensare e scrivere. Concretamente le mappe sono costituite da nodi ( i concetti, le parole-chiave ) e da archi ( i legami ) sui quali è bene inserire le parole legame, i verbi che danno significato alle relazioni tra concetti.

Prove semistrutturate - L'indicazione della lunghezza massima in numero di pagine e di righe di un articolo o di un saggio è uno dei tanti vincoli che si possono imporre a chi scrive. Altri vincoli possono riguardare la precisazione del destinatario del  discorso, oppure l'obbligo di dare al testo un titolo, o ancora di rispondere nello scritto a domande precise che vengono proposte anticipatamente all'attenzione di chi scrive. Dunque la struttura del materiale prodotto non è aperta. libera, autonomamente organizzata da chi scrive, ma appunto semistrutturata: per metà decisa liberamente dallo scrivente, che propone in qualche modo le sue tesi, per metà stabilita da chi ci dà le consegne, obbligandoci a rimanere fedeli ad alcune preliminari indicazioni. 

Descrittori di competenze Con questo termine intendiamo indicare in generale le conoscenze e le abilità applicative che vanno dimostrate affrontando un determinato compito. Scrivere in modo competente un articolo - ad esempio - presuppone che si conosca sufficientemente l'argomento in questione, che si comprenda il senso dei documenti presentati nel dossier e che si riesca ad argomentare almeno un po' sul tema in modo comprensibile e formalmente corretto, unendo le informazioni di cui si è in possesso alle nuove notizie e considerazioni del dossier. 

CLASSE 3^A RAGIONERIA MERCURIO – PROVA IN CLASSE DI ITALIANO - 14 APRILE 2010

TIPOLOGIA B  -  REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

CONSEGNE
 

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del  “saggio breve”,  interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1.  AMBITO  ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: Spazi di vita, spazi di evasione e spazi di scoperta


1)  "Ricordo ogni particolare: l'aula scolastica, con le panche e i banchi massicci, l'odore acre, muschioso, di quaranta pesanti cappotti invernali, le pozze di neve disciolta, i contorni bruno - giallastri sulle pareti grigie in corrispondenza del punto in cui, prima della rivoluzione, erano appesi i ritratti e del Kaiser Guglielmo e del re del Wüttemberg... Si stava facendo buio ma non abbastanza per accendere la luce. Dalle finestre distinguevo ancora con chiarezza la chiesa della guarnigione, un brutto edificio costruito nel tardo ottocento, temporaneamente abbellito dalla neve che copriva le torri gemelle svettanti nel cielo plumbeo. E belle erano anche le colline bianche che circondavano la mia città.." ( Fred Uhlman, L'amico ritrovato, 1971)

 

2) Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito. ( Josè Saramago )

 

3) Il viaggio è un sentimento, non soltanto un fatto. (Mario Soldati)
 

4) Le città e il tempo

  Zaira  -  contiene [il suo passato] come le linee di una mano
  Zora  -   chi l’ha vista una volta non può più dimenticarla
  Maurilia  -   il viaggiatore è invitato a visitare la città e nello stesso tempo a osservare certe vecchie cartoline illustrate   

  che la rappresentano com'era prima



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

le città e il desiderio: Dorotea  -   sentii che non c'era bene della vita che non potessi aspettarmi in quel luogo
Anastasia  -   un tutto in cui nessun desiderio va perduto
Despina  -   città… di confine tra due deserti
Zobeide  -   [gli uomini] nella città…riconoscevano qualcosa delle vie del [proprio] sogno

 

    

le città e gli scambi
: Eufemia  -   città… in cui ci si scambia la memoria a ogni solstizio e a ogni equinozio
Melania - Ogni volta che si entra nella piazza ci si trova in mezzo a un dialogo"
Cloe  -  [le persone] al vedersi immaginano mille cose uno dell'altro, gli incontri che potrebbero avvenire tra loro, le conversazioni, le sorprese, le carezze. Ma nessuno saluta nessuno
Smeraldina  -   una mappa [della città…] dovrebbe comprendere, segnati in inchiostri di diverso colore tutti  i tracciati, solidi e liquidi, palesi e nascosti


(Italo Calvino, Le Città Invisibili)

 

5) Uscendo dal Distretto stavo bene e potevo andare in gran fretta per lasciare Torino, correndo alla stazione di Porta Nuova a prendere il treno per Candia.  Mi toccava infatti prendere il treno, assai più scomodo e lento dell'autobus, perché il Distretto riconosceva gratuito il viaggio di andata e ritorno soltanto in ferrovia.  Il treno partiva verso sera ed era un treno operaio che fermava a tutte le stazioni.  Era affollato come una tradotta militare, soprattutto da operai che lasciavano le fabbriche di Torino.  Molti di quegli operai avevano l'aria di star bene, con le loro berrette, il giornale sottobraccio, il cestino o la borsa delle vivande, i loro discorsi ad alta voce; altri pareva sentissero freddo, in aprile e in mezzo a quella calca, mortificati per di più dalla sporcizia dei loro indumenti. 

 

( Paolo Volponi, Memoriale, 1962 )

 

Documenti non letterari

 

5) “A Melania, ogni volta che si entra nella piazza, ci si trova in mezzo a un dialogo” Così inizia la descrizione di Melania di Italo Calvino nella sua celebre opera “Le città invisibili”, alla quale si è ovviamente ispirato il nome dell’Associazione Culturale Melania – La Città del Dialogo. Ed è proprio il dialogo che costituisce la base di partenza e l’ispirazione portante dell’attività dell’Associazione. Dialogo inteso come interscambio di esperienze e progetti, dibattito, approfondimento e crescita sociale e culturale tra le varie espressioni del mondo in cui viviamo. Dialogo tra religione, politica, migranti, categorie sociali, anche molto differenti tra loro per storia, cultura, tradizioni, ma che possono e debbono trovare punti di contatto costruttivi per tutti, perché secondo noi una società senza dialogo non potrà mai crescere in modo omogeneo e positivo, da tutti i punti di vista.
 

6) Negli ultimi mesi in città si sono manifestati molti episodi di violenza e inciviltà. Il sindaco Incalza ha adottato misure di prevenzione come il divieto di vendita di alcolici ai minori di 16 anni ed il prolungamento degli orari di servizio dei vigili urbani. Dalle pagine del nostro giornale si è parlato di una vera emergenza sociale, e ci si interroga per capire cosa stia accadendo in questa città, dopo anni di tranquillità. Bisogna distinguere le azioni della criminalità organizzata –  nei cui confronti va mantenuta alta la guardia da parte non solo delle forze dell’ordine e della magistratura, ma di tutta la collettività – da quegli episodi di violenza, individuale o di gruppo, ma comunque più spontanea, che aumentano nella fasi di incertezza e di scollamento sociale, caratterizzate da egoismi e individualismi. Riaffiora l’impulso arcaico di vivere i rapporti sociali come una lotta di tutti contro tutti, in cui sembra lecito ricorrere alla violenza per risolvere i problemi di convivenza.  Per non ritornare al passato occorre rilanciare quel senso di appartenenza e identità che negli ultimi anni sembra affievolito. ( Marco D’Errico)

 

7) Nelle città le discoteche tendono ad essere poste in periferia, in modo da non nuocere agli abitanti con i rumori intensi e prolungati. Nelle grandi città meta di un turismo prevalentemente non estivo, come le maggiori capitali europee, invece, si trovano anche discoteche in centro, frequentate da turisti e locali (a differenza dei locali di Malta o Ibiza, assiepate esclusivamente di giovani stranieri). Questo tipo di locali si differenzia per le dimensioni modeste, la presenza di sale da ballo rigidamente al chiuso e il più delle volte prive di servizi accessori esterni come i parcheggi, e una frequentazione drasticamente inferiore e limitata soprattutto ai fine settimana. Le discoteche di città sono tuttavia le più capillarmente diffuse, e coprono quasi interamente il territorio nazionale italiano.

4. AMBITO  SOCIO-ECONOMICO

ARGOMENTO: Conformismo, stereotipi e mancanza di libertà

 

1) Il termine conformismo indica una tendenza ad adattarsi a opinioni, usi e comportamenti già definiti in precedenza e politicamente o socialmente prevalenti. In ambito sociale si definisce conformista colui che, ignorando o sacrificando la propria libera espressione soggettiva, si adegua e si adatta nel comportamento complessivo, sia di idee e di aspetto che di regole, alla forma espressa dalla maggioranza o dal gruppo di cui è parte. Questo atteggiamento viene definito in psicologia con il termine conformità.

L'origine del conformismo risiede molto spesso nella natura dell'essere umano che attinge le sue paure dalla solitudine fuori dal branco. È una sorta di comportamento mimetico: l'individuo si nasconde nell'ambiente sociale nel quale vive, assumendone i tratti più comuni, in termini di modi di essere, di fare, di pensare. Il senso di protezione che ne deriva rafforza ulteriormente i comportamenti conformisti.

( da Wikipedia )

 

2) Due esempi di conformismo
 

3) Certamente, noi consideriamo la libertà umana, almeno nella "nostra parte" del mondo, un fatto ovvio e una questione risolta nel modo più soddisfacente possibile; in ogni caso, non sentiamo il bisogno di scendere in piazza per rivendicare ed esigere una libertà maggiore o più completa di quella che ci sembra di possedere già. D'altro canto, tendiamo a credere con uguale fermezza di non poter fare molto - individualmente, con alcuni altri o tutti insieme - per cambiare il modo in cui vanno o sono fatte andare le cose nel mondo; inoltre, siamo convinti che, se anche riuscissimo a produrre un cambiamento, sarebbe vano, per non dire irragionevole, elaborare insieme l'idea di un mondo diverso da quello esistente e, qualora lo considerassimo migliore di quello in cui viviamo, impegnarci a fondo nella sua costruzione. (... ) Se la battaglia per la libertà è stata vinta, come si spiega che la capacità umana di immaginare un mondo migliore e di fare qualcosa per migliorarlo non è tra i trofei di quella vittoria? E ancora, che genere di libertà è quella che frustra l'immaginazione e tollera l'impotenza delle persone libere nelle questioni che le riguardano? ( Zygmunt Bauman, La solitudine del cittadino globale )

4) L'occasione per liberare la socialità è fornita talvolta da orge di compassione e carità; talaltra da scoppi di aggressività smisurata contro un nemico pubblico appena scoperto (cioè, contro qualcuno che la maggior parte degli occupanti la sfera pubblica può riconoscere come nemico privato); altre volte ancora da un evento cui moltissime persone reagiscono intensamente nello stesso momento, sincronizzando la propria gioia, come nel caso della vittoria della Nazionale ai mondiali di calcio, o il proprio dolore, come nel caso della tragica morte della principessa Diana. Il guaio di tutte queste occasioni è che si consumano rapidamente: una volta tornati alle nostre faccende quotidiane, tutto riprende a funzionare come prima, come se nulla fosse successo. E quando la fiammata di fratellanza si esaurisce, chi viveva in solitudine si ritrova di nuovo solo, mentre il mondo comune, così sfolgorante solo un momento prima, sembra più buio che mai. E dopo l'esplosione, non resta energia a sufficienza per riaccendere le luci della ribalta. ( Zygmunt Bauman, La solitudine del cittadino globale )

5) Così la pensa Daria Bucci vincitrice del quinto turno del Campionato di Repubblica@Scuola. Daria, che si è distinta nella categoria delle superiori, studia in un Istituto Superiore di Foggia. Daria ha scelto di dire la sua sul tema della "Generazione 20 parole". Secondo lei l'uso delle abbreviazioni, così diffuso tra i suoi coetanei, non è altro che un modo di conformarsi, "perché la verità non è che si scrive così solo per risparmiare spazio, ma solo perché va di moda".  E conclude così il suo atto di accusa: "siamo tornati al Medioevo, quando il possesso della lingua dotta era affar di una cerchia ristretta. All'epoca, però, ricevere la cultura era un onore, mentre oggi è un onore che si rifiuta".
 

TIPOLOGIA C) TEMA DI CARATTERE STORICO

Il nostro paese ha visto nel XIV e nel XV secolo nascere la realtà degli stati regionali, delle signorie e dei principati, forme di potere locale e di organizzazione del territorio che esclude la nascita di una moderna nazione. Parlate delle caratteristiche di questa frammentazione politica che ancor oggi viene richiamata dalle teorie dello stato federale.

 
Cartina dell'Italia dopo la pace di Lodi 1454 e veduta del castello sforzesco

CLASSE 3^A RAGIONERIA MERCURIO – PROVA IN CLASSE DI ITALIANO - 10 DICEMBRE 2009

 

TIPOLOGIA B  -  REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

CONSEGNE
 

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del  “saggio breve”,  interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

4.  AMBITO  TECNICO - SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Nell'era di internet conoscenza e comunicazione mutano forme e funzioni
 

 DOCUMENTO 1) Sta cambiando il rapporto con il sapere in funzione dello sviluppo di nuovi strumenti di conoscenza e di comunicazione
 

Quello che sta cambiando è il nostro rapporto con la conoscenza. Il primo elemento è la velocità: mai come oggi le conoscenze si sono sviluppate così velocemente, né hanno subìto una così rapida obsolescenza, rimpiazzate dalle nuove. Il patrimonio di conoscenze di cui una persona dispone all'inizio della sua carriera è destinato a diventare, al termine della sua vita professionale, in tutto, o in parte obsoleto. Non si può più trasmettere il proprio sapere ai giovani apprendisti o ai nuovi arrivati. Sotto questo aspetto ci troviamo in una situazione del tutto nuova nella storia dell'umanità, che si è verificata negli ultimi venti o trent'anni. (...). E' una situazione in cui è necessario, ormai, apprendere continuamente e in cui il fenomeno della formazione permanente non è più riservato ad una élite di ricercatori o di specialisti della conoscenza, ma concerne tutti i campi del sapere. Questo è un primo aspetto del nuovo rapporto con il sapere. Un altro elemento importante è costituito dalle nuove tecniche, specialmente digitali, informatiche, che forniscono i supporti delle tecnologie intellettuali, che trasformano ed estendono le nostre capacità cognitive: la nostra memoria con le banche-dati, gli ipertesti e gli iper - documenti; la nostra immaginazione con tutti i sistemi di simulazione, la nostra percezione con gli strumenti per produrre immagini a partire dai dati, come si vede in medicina, e così via.
 

MEDIAMENTE, Pierre Levy, Evoluzione del concetto di sapere nell'era telematica, 1987
 

DOCUMENTO 2) Internet offre a chiunque la possibilità di mettere in rete qualunque contenuto
 

Secondo il mio modo di vedere tutti sanno qualcosa e ognuno è potenzialmente, per chiunque altro, una fonte di apprendimento. E' proprio quello che succede in rete. Molta gente dice: su Internet ci sono siti completamente stupidi dove si trovano solo delle sciocchezze. Sono sciocchezze per loro, ma forse per quelli che le hanno inserite non lo erano, forse altri le potranno trovare interessanti. La gente comincia a comunicare reciprocamente e a scambiarsi le informazioni che ritiene interessanti. Si sta andando verso una situazione in cui il mercato della conoscenza sarà un mercato libero e aperto, mentre finora eravamo in una situazione di monopolio, in una situazione estremamente chiusa, in cui non c'era libero scambio.
 

MEDIAMENTE, Pierre Levy, Evoluzione del concetto di sapere nell'era telematica, 1987
 

DOCUMENTO 3) Nelle attività di studio la comunicazione su Internet sarà in grado di potenziare l'aspetto socializzante proprio dei processi di apprendimento
 

Internet e le nuove tecnologie possono offrire, ad un ragazzo che studia, qualcosa di più dei libri e dei luoghi istituzionali in cui il ragazzo ha sempre studiato? Può essere. Ad ogni modo, in primo luogo, io penso che i libri continueranno ad esistere, specialmente i romanzi, e soprattutto i libri illustrati per ragazzi, esisteranno sempre su carta. E' importante il contatto con l'oggetto-libro, è assolutamente insostituibile. Se pensiamo alle enciclopedie vediamo che una enciclopedia può essere usata, spostata, consultata assai meglio quando è si trova su un supporto digitale. Su un CD ROM, per esempio, si trova immediatamente tutto quello che si cerca, si può mettere da parte quello che interessa per usarlo di nuovo; vi sono possibilità di ricerca full-text, cioè, nell'insieme del testo, che non è possibile su carta. Penso che i ragazzi prenderanno confidenza assai presto con questi strumenti di ricerca documentaria molto più potenti di qualsiasi enciclopedia chiusa, che funzionano come ipertesti in cui si passa da un documento all'altro in funzione dei nessi di senso con cui gli autori li hanno collegati

MEDIAMENTE, Pierre Levy, Evoluzione del concetto di sapere nell'era telematica, 1987
 

DOCUMENTO 4) Il web 2
 

Il Web 2.0 è un termine utilizzato per indicare genericamente uno stato di evoluzione di Internet (e in particolare del World Wide Web), rispetto alla condizione precedente. Si tende ad indicare come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente (blog, forum, chat, sistemi quali Wikipedia, Youtube, Facebook, ......). La locuzione pone l'accento sulle differenze rispetto al cosiddetto Web 1.0, diffuso fino agli anni Novanta, e composto prevalentemente da siti web statici, senza alcuna possibilità di interazione con l'utente eccetto la normale navigazione tra le pagine, l'uso delle email e l'uso dei motori di ricerca.
 

Da Wikipedia; Web 2
 

DOCUMENTO 5) Virtualità e simulazione, videogiochi educativi
 

L’elemento ludico fra virtualità e simulazione, è presente nel gioco virtuale/digitale ( il videogioco, il gioco di ruolo on line ), nei mondi sintetici che si pongono al confine tra reale e virtuale, tra realtà e gioco. Tali innovative forme ludiche sono  proposte come potenziali contesti educativi. (... ) Riformulare una visione del gioco significa inoltre proporre la dimensione del rapporto fra gioco e nuove tecnologie, che non fungono solo da supporto o strumento dell’azione ludica ma ne ridisegnano i contorni e le modalità. I giochi digitali diventano dunque una nuova frontiera per la pedagogia e la didattica, costrette a confrontarsi con nuovi modelli culturali che sovrappongono tradizione ed innovazione, che presentano linguaggi tipici delle nuove generazioni. Se da una parte lo stesso giocare viene reinterpretato in base alle tecnologie emergenti, dall’altra si evidenzia la necessità di analizzare il nuovo statuto del gioco stesso: all’interno di un panorama assai articolata, esso emerge – seppur in molteplici configurazioni – come elemento determinante contrassegnato da una forte intersezione con la realtà.
 

Martina Paciaroni, Gioco, virtualità, simulazione, Nuove prospettive tra cultura videoludica e apprendimento, Università di Macerata
 

DOCUMENTO 6) Ricordare ai tempi di internet. Storia orale e nuovi media tra conservazione e comunicazione della memoria collettiva
 

L’uso degli strumenti della storia orale al di fuori della ricerca storica è un argomento da affrontare attraverso l’analisi di un’installazione sonora, un programma radiofonico, uno spettacolo teatrale e un sito internet. Ognuno di questi mezzi di comunicazione ha sviluppato un suo modo di utilizzare le fonti orali in senso artistico e soprattutto narrativo. Non è un tentativo di sostituirsi al lavoro dello storico o dell’antropologo ma solamente una modo di raccontare una storia con delle testimonianze dirette.

 

DOCUMENTO 7) Il giornale digitale ed i problemi della sua realizzazione

La creazione di una pubblicazione digitale presuppone la predisposizione di un sistema complesso che possa permettere la creazione e l'archiviazione di un articolo o di una pagina. Poi, nel pieno rispetto del web 2.0, un articolo deve poter essere commentato... Internet è un altro mondo, un altro modo di vedere le informazioni! Ecco alcuni aspetti che il cliente e la nostra web agency devono affrontare prima di cimentarsi nella realizzazione di un giornale digitale:

-                     Quanti saranno gli addetti alla scrittura degli articoli?
-         In quante e quali categorie si suddividono i miei contenuti?

-               Gli utenti del sito posso rilasciare commenti sugli articoli?
-         Dove inserisco gli spazi pubblicitari ma soprattutto come venderli e promuoverli?

 

DOCUMENTO 8) Palinsesti delle pagine web

    

TIPOLOGIA D) TEMA DI CARATTERE GENERALE

Stare in gruppo. Tutta la nostra vita si snoda attraverso l'appartenenza a gruppi: piccoli come le compagnie di amici, i club e le squadre sportive; o grandi come i partiti politici, le etnie, le nazioni, le religioni. Ma cos'è un gruppo? Non certo un aggregato di persone che aspetta l'autobus o viaggia sullo stesso aereo, ma un organismo vivo che nasce e si sviluppa secondo precisi processi e articolazioni, con norme, ruoli e complesse dinamiche interne, dalla coesione al conflitto, dall'omologazione alla spaccatura. Stare insieme non è quindi un'abilità innata, ma una capacità che si costruisce attraverso un'esperienza lenta e faticosa, con i suoi vantaggi e i suoi costi.
 

CLASSE 3^A RAGIONERIA MERCURIO – PROVA IN CLASSE DI ITALIANO - 19 OTTOBRE 2009

TIPOLOGIA B  -  REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai due ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del  “saggio breve”,  interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo.

2.  AMBITO  SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: L'insicurezza, come paura di vivere nel nostro tempo

DOCUMENTO 1) La paura di vivere nel nostro tempo

Si accentua nel nostro tempo una forma di insicurezza collettiva indotta dalla situazione pericolosa, violenta e incontrollabile in cui si trova una società globale allo sbando, sotto la guida di élite politiche e finanziarie in grave crisi. Da questa insicurezza, sempre più evidente, hanno origine disagi nel comportamento individuale e collettivo che vale la pena di indagare. La paura delle responsabilità della vita adulta, l'ansia di controllo sulla realtà circostante, la diffidenza verso il prossimo, i rituali ossessivi come garanzia scaramantica, l'angoscia senza apparente motivo, la rimozione della morte, gli attacchi di panico, il culto ridotto a idolatria, il distacco dagli istinti, la violenza senza movente e certe disperate fasi depressive sono solo alcuni diffusi segnali che l'inconscio ci invia per aiutarci a riconoscere la gravita della situazione collettiva. Cambiare forse si può ancora, ma per una trasformazione sociale sembra necessario tenere conto anche di che cosa vuoi dire, dal punto di vista psicologico, quello che sta succedendo a ognuno di noi e nel mondo intero.

Marina Valcarenghi, L'insicurezza, 2009

DOCUMENTO 2) Difficoltà nell'identificare le fonti di insicurezza nel nostro tempo

In Paura liquida Lei < Zygmunt Bauman > scrive che la paura più temibile è quella diffusa, sparsa, indistinta. Come la si affronta? A cosa di concreto la si può ancorare per affrontarla e, possibilmente, "risolverla"?

 A differenza delle paure di vecchio tipo, quelle contemporanee tendono a essere imprecise, mobili, elusive, modificabili, difficili da identificare e collocare con esattezza. Abbiamo paura senza sapere da dove viene la nostra ansia e quali siano esattamente i pericoli che la provocano. Possiamo affermare che i nostri timori vagano in cerca delle loro cause che noi vorremmo disperatamente trovare per poter essere in grado di fare qualcosa a riguardo o per chiedere che si faccia qualcosa. Le radici più profonde della paura contemporanea – la graduale eppure continua perdita della sicurezza esistenziale e la fragilità della posizione sociale – possono essere affrontate solo con difficoltà, poiché, in un mondo che si globalizza velocemente, gli agenti dell'azione politica non hanno sufficiente potere per sradicarle. E per questo le paure tendono a trasferirsi dalle cause principali su obiettivi accidentali, solo lontanamente collegati alle ragioni dell'ansia, oppure del tutto scollegati da esse e, quindi, ad essere scaricate su obiettivi vicini, visibili, a portata di mano, che sembrino facili da gestire.

In Italia, ma non solo, cresce la paura dei "diversi". Da noi, in particolare, sono gli stranieri e i Rom a catalizzare questo senso di insicurezza generale. Ma qual è il meccanismo per il quale se non si riesce a pagare un mutuo, o se non si ha una casa o una scuola per i figli ce la si prende con questi soggetti deboli e non con le autorità politiche ed economiche preposte a risolvere tali problemi? Quali sono secondo lei le vere paure che si celano dietro queste dinamiche?

Z. Bauman - Il flusso dei migranti e, in particolare, di chi cerca rifugio dalle minacce di persecuzione e umiliazione è profondamente sconvolgente per i nativi: ricorda loro, con invadenza, la fragilità dell'esistenza umana, la debolezza che vorrebbero tanto nascondere e dimenticare ma che li tormenta, comunque, la maggior parte del tempo. Quei migranti hanno lasciato le loro case e si sono allontanati da quanto avevano di più caro e vicino perché le loro vite erano distrutte, il loro lavoro scomparso, le loro case bruciate, devastate, razziate nelle rivolte e nei tumulti; oppure sono stati costretti a partire perché indesiderati o incapaci di guadagnarsi da vivere nelle loro patrie. Essi, quindi, rappresentano – in effetti, incarnano – tutto ciò che i nativi temono e, specificamente, quelle tremende e misteriose "forze globali" che decidono le regole di un gioco di cui tutti noi, migranti e nativi allo stesso modo, siamo pedine.

Quando respingono i migranti e li costringono a fare i bagagli e a tornarsene là da dove sono venuti, i nativi possono, almeno a livello simbolico, incenerire quelle forze temibili e tremende, ottenere una sorta di vittoria simbolica in una guerra che sanno di non poter vincere davvero. Considerare i migranti causa delle proprie miserie e paure può essere illogico, tuttavia poggia pur sempre su un tipo di logica perversa: un tempo c'era certezza nel lavoro e nelle prospettive di vita; questa certezza è stata oggi – proprio quando sono arrivati i migranti – sostituita dalla flessibilità dei mercati del lavoro e da impieghi a breve termine. È ovvio presumere che l'arrivo degli stranieri e l'attuale insicurezza siano connessi e che se si costringessero gli stranieri ad andare via tutto il resto tornerebbe di nuovo sicuro e confortevole, come era prima del loro arrivo.

Allo stesso modo, Raymond Aron, il filosofo francese, spiegava le origini dell'antisemitismo moderno con la coincidenza tra l'uscita degli ebrei dal ghetto e l'avvento della modernizzazione, con le apprensioni e tensioni che le allora sconosciute pressioni modernizzanti – che distruggevano i modi di vita familiari e trasformavano le forme in cui ci si guadagnava da vivere – non potevano non produrre. La vita era molto più tranquilla e meno spaventosa quando gli ebrei erano invisibili, dietro le mura dei loro ghetti; è diventata terribilmente vacillante una volta che essi sono apparsi sulle strade. Se solo le mura dei ghetti potessero essere ricostruite e gli ebrei rinchiusi di nuovo al loro interno, tutti i problemi scomparirebbero e la vita tornerebbe alla normalità.

Zygmunt Bauman, Intervista rilasciata dopo la pubblicazione di Paura liquida, 2008

DOCUMENTO 3) Il concetto di crisi nell'attuale società

Quella che è balzata agli onori delle cronache in questi ultimi mesi molto probabilmente sarà una crisi lunga, dai risvolti poco prevedibili, di cui stiamo ora vedendo solo l’inizio; essa provocherà profondi mutamenti su più livelli: locale, di area geopolitica, globale. Soprattutto,  i mutamenti potranno non essere univoci e di uguale intensità. Non è affatto da escludere che in alcune aree geopolitiche  ci si trovi presto o tardi di fronte a un bivio e che cambino anche molto il sociale, la società e il politico in termini di istituzioni, forme di governo e di dominio.
È una crisi economica globale che difficilmente potrà essere  governata o contenuta  anche perché si sprigiona dopo un periodo in cui i consueti   strumenti di politica economica e finanziaria adottati in passato sono stati dichiarati inutilizzabili nelle economie globalizzate.
 

TIPOLOGIA C -  TEMA STORICO

Dall'Alto al Basso medioevo mutano molti degli equilibri continentali. Quali scenari geo-politici e quali grandi istituzioni medioevali sono attraversate dalla crisi, che poi sfocerà nella nascita della moderna Europa delle monarchie feudali?

TIPOLOGIA D -  TEMA DI CARATTERE GENERALE

La metafora del viaggio è presente nell'immaginario di tutti i tempi. Il significato del viaggio è soprattutto nel suo percorso: la meta può materializzarsi in modo imprevedibile e talvolta può addirittura sfuggire, può essere perennemente e vanamente  inseguita. Esso è verifica di mille esperienze e diventa prova di conoscenza, nel senso più ampio del termine.
Il viaggio è stimolo naturale alla ricerca del nuovo, istintiva attrazione per ciò che ci è estraneo,  misura della distanza che ci separa dalle realtà sconosciute, sfida al confronto, abilità di relazionarsi con il diverso da noi, capacità di adattamento a situazioni imprevedibili. Altre volte il viaggio è soprattutto prova da superare anche dal valore simbolico.

 

Anno scolastico 2002 - 2003 

Elenco degli argomenti proposti 

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

  1. La vita scolastica come esperienza umana e come occasione di conoscenza. 

    materiali


L'argomento scelto come oggetto della prima prova tocca una tematica  nota agli studenti: la vita scolastica. Stare a scuola è un momento importante per i giovani, che vivono tra i banchi della classe almeno due esperienze significative: socializzano con i loro coetanei e si misurano con le conoscenze delle varie materie di studio, che in qualche modo preparano alla vita ed al lavoro. Vita scolastica è tempo scolastico, ma anche rapporto con gli insegnanti, con la famiglia che si interessano del rendimento scolastico, un rapporto particolare con se stessi, in quanto ci si misura con nuove prove, che danno la misura di alcune nostre capacità. 

17 OTTOBRE 2002  - CLASSE 3^ A RAGIONERIA MERCURIO - PROVA DI ITALIANO.  

1) Costruite un articolo o un saggio breve sulla seguente tematica di carattere socio-economico, utilizzando informazioni in vostro possesso e tenendo conto delle indicazioni dei documenti del dossier.  

La vita scolastica come esperienza umana di socializzazione e come occasione di conoscenza, anche in relazione alle rinnovate esigenze della moderna società ed in vista di un consapevole orientamento circa le future scelte lavorative 

Dossier
1° Documento
- Organizzazione dell’orientamento scolastico e professionale in Svizzera

In ogni cantone esiste un ufficio centrale che coordina l’attività di orientamento sul territorio, assolve i compiti previsti dalla legge e si occupa della consulenza a favore dei giovani e degli adulti interessati.
In alcuni cantoni ci sono Uffici di orientamento preuniversitario e universitario che si occupano in modo particolare degli studenti delle scuole medie superiori e superiori.

Compiti dell’orientamento professionale
- L’orientamento scolastico e professionale aiuta i giovani nella loro prima scelta professionale e gli adulti nella consulenza e nella pianificazione della carriera.
- Nei Centri di informazione e orientamento professionale è possibile ottenere un’ampia documentazione sulle professioni. 
- Grazie a colloqui personali con un orientatore o con un’orientatrice possono essere chiarite le vostre domande individuali. 
- La consulenza orientativa è facoltativa e gratuita.

2° Documento
-
La scuola occupa gran parte dei nostri primi anni di vita, e non è solo un luogo dove si imparano delle "cose", dei contenuti, delle informazioni che poi ci serviranno per il futuro, ma si impara anche a vivere, a confrontarci con gli altri, a pianificare delle scelte e soprattutto a conoscere noi stessi.
Ecco perché questo lungo tempo deve essere affrontato al meglio.
Certo non è facile: i bambini e i ragazzi hanno bisogno di essere accompagnati in questo percorso, affinché possano capire quali sono i loro interessi, che cosa li mette maggiormente in difficoltà, che cosa vorranno fare da grandi, perché riescono più facilmente ad imparare alcune materie piuttosto che altre, affinché incomincino ad imparare come rapportarsi con il mondo degli adulti e con i loro coetanei, nel modo più sereno e proficuo per loro; questo aiuto solitamente arriva dalla famiglia, dai genitori, ma anche per loro non è sempre facile capire a fondo i desideri e i bisogni dei figli e saperli consigliare per il loro meglio.
E' affrontare tutti gli argomenti che riguardano l'orientamento scolastico e gli stili di apprendimento, intendendo con questa espressione la maniera in cui ognuno di noi tende ad analizzare ed immagazzinare le informazioni

3° Documento
Scopri il tuo stile di apprendimento

Storia di Federico, il cinestesico e di Raffaele, l'auditivo

Il fratello maggiore laureato
Federico ha 25 anni e si è appena laureato in Giurisprudenza con degli ottimi voti; non ha avuto mai problemi nello studio e i suoi riassunti sono famosi nell'ambiente dell'Università: i suoi amici, scherzando, dicono che ha praticamente riscritto i libri di testo con quei riassunti, che compilava da solo, nella quiete della sua stanza.
D'altro canto Federico si è sempre trovato bene così, perché in gruppo non riusciva a concentrarsi e non ha mai sentito la necessità di utilizzare altri metodi, come, ad esempio, ripetere a voce alta.

Il consiglio
Federico ha un fratello più piccolo, che frequenta la prima media, Raffaele, che ha qualche difficoltà di adattamento alla nuova scuola, dove c'è da studiare molto di più rispetto alle elementari. La mamma chiede a Federico di aiutare Raffaele e i due si applicano con buona volontà. Federico insegna a Raffaele a leggere sottolineando e poi a scrivere le cose che ha studiato, per memorizzarle meglio.

L'impegno
Inutilmente Raffaele si impegna e passa i pomeriggi in casa, ma si stanca molto a scrivere e quando arriva il momento dell'interrogazione le cose non vanno poi molto bene, di conseguenza si demoralizza e comincia a trascurare lo studio, mentre passa il tempo nella sua stanza ad ascoltare musica. Federico non sa che altro insegnargli. I genitori ammirano incondizionatamente Federico per i suoi successi universitari e non metterebbero mai in discussione i suoi suggerimenti; cominciano invece a pensare che Raffaele sia un pigro, che non ha voglia di studiare e anche lui comincia a pensarla così, dice che studiare è noioso e che da grande farà il cantante rock.

Le potenzialità sprecate
Eppure Raffaele in altri contesti dimostra di avere una memoria molto buona; a scuola la classe sta preparando una recita e Raffaele ha una parte piuttosto importante, con molte battute da imparare a memoria. Raffaele però è molto motivato e tutti i giorni prova con i compagni, ripetendo le battute più e più volte, controllando l'intonazione delle parole e il ritmo delle frasi.In pochissimo tempo impara non solo la sua parte, ma anche quella degli altri, tanto che diventa il "suggeritore" ufficiale della compagnia. Tutti lo elogiano per la sua memoria.

Cosa succederebbe se Raffaele applicasse lo stesso metodo di studio (sfruttando il canale auditivo, lavorando in gruppo) anche alle materie scolastiche? Forse avrebbe risultati migliori. E di conseguenza si sentirebbe più motivato. Invece, lo studioso di casa rimane Federico e Raffaele cerca un suo spazio in attività extra-scolastiche, come la recitazione.

  1. La violenza come manifestazione interna ed esterna dell'aggressività

  materiali


Per la preparazione alla prova si sono organizzati due incontri pomeridiani nel laboratorio multimediale, dove a piccoli gruppi, si è operata una navigazione guidata in internet, alla ricerca di materiale sul tema della violenza, inteso come fenomeno dalle molteplici valenze.. La ricerca è stata operata per coppie di parole chiave ed è approdata alla costruzione di mappe concettuali. Si è operata altresì l'analisi della voce tematica presente sul testo di educazione civica. Le varie forme di violenza si configurano come manifestazioni di aggressività contro le persone e le cose per realizzare forme di dominio e di potere, ma anche per acquisire indebitamente beni e ricchezze o per esercitare il controllo su particolari situazioni. Esiste una violenza psicologica oltre che fisica su bambini, donne ed anche contro la propria persona.
Si sono individuate queste coppie di parole chiave: violenza - guerra, violenza - terrorismo, violenza psicologica, violenza - tv, violenza di gruppo - tifo negli stadi, anoressia - bulimia, droga...violenze contro se stessi.
 

26 NOVEMBRE 2002  - CLASSE 3^ A RAGIONERIA MERCURIO - PROVA DI ITALIANO.  

Dopo aver letto attentamente i testi allegati ed averne valutato la portata informativa e critica, ridefinite in un breve testo espositivo –argomentativo < sotto forma di articolo di non più di quattro facciate >  la seguente problematica. Dovrete inserire nel testo anche vostre sintetiche considerazioni che integrino gli spunti del dossier. Dovrete impiegare altresì titoli e sottotitoli, proprio come si fa – usualmente – nella stesura di articoli giornalistici.

La violenza come manifestazione interna ed esterna dell’aggressività umana.  

Dossier
1° Documento

1) Miss Mondo, lo Stato di Zamfara ha lanciato l'editto in cui si chiede la condanna a morte della donna
Nigeria, "fatwa" contro la giornalista blasfema
Ma il governo laico respinge il provvedimento
KANO (NIGERIA) - Era stata condannata a morte, colpita da una "fatwa" islamica (cioè un editto religioso di condanna a morte ) emessa dallo stato di Zamfara, a maggioranza musulmana, la giornalista nigeriana "colpevole" di aver parlato in tono irriverente del concorso di Miss Mondo. Anche se poi le autorità laiche della Nigeria sono intervenute per annullare il provvedimento. Isioma Daniel, questo il nome della donna, avrebbe dovuto essere punita per il suo articolo sulla manifestazione: in particolare, per il passaggio in cui aveva sostenuto che Maometto sarebbe stato contento di sposare una delle candidate, tutte ovviamente bellissime.
- Perché la violenza è scoppiata in occasione di Miss Mondo?
«Il concorso è stata una scintilla, ma a fomentare il clima di disordine sono lobby politiche e militari che sperano di poter ricavare vantaggi politici. Già da qualche mese gli ambienti islamici avevano espresso la propria contrarietà a ospitare in Nigeria il concorso di Miss Mondo, ma occorre ricordare che l'iniziativa non è stata organizzata dai cristiani. La reazione dei musulmani è stata esagerata: non credo possibile giustificare tante vittime con un articolo di giornale. Le dichiarazioni rilasciate da qualche capo musulmano sono state veri e propri incitamenti al disordine».
- Il fondamentalismo islamico è un problema reale in Nigeria?
«Sì, il fanatismo religioso sta diventando un problema. Gruppi di estremisti islamici che hanno studiato in Iran, Libia o Egitto, rientrati in Nigeria, si presentano come missionari dell'Islam e cercano di instaurare una società islamica. Non sono molti ma sono attivi. Nella grande maggioranza dei casi tuttavia, i nigeriani vivono senza difficoltà gli uni con gli altri. In ogni caso, se il concorso di Miss Mondo era considerato oltraggioso dagli integralisti islamici, contrari all'ostentata esibizione di bellezza, sarebbe stato sufficiente non guardare la manifestazione in televisione o non prendervi parte. Ma non è accettabile che il paese finisca nel caos per un concorso di bellezza. Le cause sono altre, legate alla lotta per il potere, alla vigilia delle nuove elezioni nel 2003».


2° Documento
Ci sono parole, azioni, comportamenti, interazioni che nessuna legge punisce, ma che possono risultare fortemente lesivi per una persona. Questo tipo di violenza, definita psicologica (….. ) riguarda diverse situazioni, caratterizzate sia da mancanza di attenzione, che da atteggiamenti lesivi della persona, che colpiscono il benessere emotivo e psicologico dei singoli. La provocazione continua, l'offesa, la disistima, la derisione, la denigrazione, la svalutazione, la coercizione, il ricatto, il silenzio, la privazione della libertà, la menzogna e il tradimento della fiducia riposta sono solo alcune forme in cui si manifesta la violenza psicologica.

3° Documento
Chi quotidianamente vive in quella vasta area che è denominata Occidente e magari si informa, legge o guarda la tv, ha la sensazione di essere circondato da un mondo estremamente violento. Una sensazione che gli esperti ritengono falsa: altre epoche hanno conosciuto, secondo gli studiosi di scienze sociali, violenze più efferate e più frequenti e mai il mondo è stato così sicuro come adesso. Eppure, nonostante l'alto livello di civilizzazione, forse proprio a causa di questo, ci sentiamo insicuri e minacciati. A mio avviso, le nostre aspettative di sicurezza sono aumentate, così come il desiderio di condurre una vita lunga e piacevole. E d'altra parte la fine delle ideologie, l'indebolimento delle fedi religiose, quella che viene denominata la secolarizzazione del mondo, fanno sì che ci sentiamo piuttosto disorientati nei confronti delle norme e dei valori da abbracciare durante l'esistenza. Tutti finiamo per orientarci ad un edonismo spicciolo, ad una ricerca ossessiva del piacere e del divertimento immediati, ai soldi, alla carriera, al potere. Sentiamo che la vita è quella che viviamo adesso, qui, sulla Terra; le promesse di una giustizia divina dopo la morte, della beatitudine raggiungibile in mondi ultraterreni ci sembrano aleatorie. "Se Dio non esiste, tutto è permesso" diceva Dostoevskij. E perciò tendiamo a rimuovere, con un'aggressività che a volte sconfina nel crimine, ogni ostacolo che si frappone alla realizzazione dei nostri desideri. Queste sono secondo me le radici più evidenti della violenza quotidiana.

4° Documento
Immagini di violenza che riassumono situazioni, atteggiamenti, rapporti, modalità di protesta purtroppo abituali nel nostro tempo.

3)  Il concetto di  partecipazione


La prova non ha avuto una preparazione specifica attraverso un'attività laboratoriale o di analisi di testi. E' stata consigliata la lettura - sull'antologia di Educazione civica - delle voci tematiche: stato, nazione, vita politica, informazione, organizzazione, opinione pubblica, associazione, partito.
Si è delineata la valenza multipla del concetto a livello giuridico, sociologico e psicologico ( partecipazione come un diritto, come una particolare modalità di rapporto con gli altri, come un'esigenza interiore dei singoli ). Si è suggerito di predisporre una mappa concettuale che racchiuda sia i sinonimi del concetto di partecipazione, sia i riferimenti ad esempi opportuni suddivisi per ambiti di esperienze ( scuola, lavoro, amicizie, tempo libero, vita politica.....). I testi del dossier focalizzeranno aspetti e contesti diversi riferiti al concetto.
 

9 GENNAIO 2003 - CLASSE 3^ A RAGIONERIA MERCURIO - PROVA DI ITALIANO.  


Dopo aver letto attentamente i testi allegati ed averne valutato la portata informativa e critica, ridefinite in un breve testo espositivo –argomentativo < sotto forma di articolo di non più di quattro facciate >  la seguente problematica.
Dovrete inserire nel testo anche vostre sintetiche considerazioni che integrino gli spunti del dossier. Dovrete impiegare altresì titoli e sottotitoli, proprio come si fa – usualmente – nella stesura di articoli giornalistici.

La partecipazione è insieme forma di comunicazione, di adesione e di condivisione.

Dossier
1° Documento

Costituzione della Repubblica Italiana

PARTE PRIMA - DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI

Titolo IV Rapporti politici
Articolo 48:
Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.
Articolo 49.Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.

2° Documento  Una serie di incontri e di proposte per la politica di una città

LABORATORI PER ASCOLTARE LA CITTA', COSTRUIRE IL PROGRAMMA, PERCHE' UN'ALTRA CITTA' E' POSSIBILE

10 delibere d'iniziativa popolare: i progetti dei Verdi a confronto con la città.
i Verdi di Padova hanno elaborato una serie
di proposte, 10 delibere d'iniziativa popolare, con l'intento di promuovere una proposta di sviluppo diverso per la città di Padova.
Sostenibilità e salute, giustizia sociale, diritti di cittadinanza, partecipazione rappresentano i cardini di queste proposte.Con questa prima serie di incontri di approfondimento intendiamo sviluppare il dibattito su questi temi e così costruire, in modo partecipato e trasparente, un programma verde per la città di Padova.

3
° Documento  Una statistica sulle forme di partecipazione politica


INDICE DI PARTECIPAZIONE POLITICA (ANDAMENTO PER CLASSE DI ETÀ)
Fonte: sondaggio Demos

La partecipazione politica è maggiore tra i giovani

ATTEGGIAMENTO VERSO LA POLITICA: Come definirebbe, in generale, il suo rapporto con la politica? Fonte: sondaggio Demos
 

Sono politicamente impegnato
4.9
Mi tengo informato, ma non partecipo direttamente alle questioni politiche
60.9
La politica mi lascia indifferente
22.1
La politica mi disgusta
12.1
TOTALE
100.0
Non sa / non risponde
0.8

È forte la "partecipazione invisibile", ovvero di quanti sono interessati alla politica senza impegnarsi in un partito


4° Documento  Una canzone d
el cantautore Giorgio Gaber .

(parlato) Vorrei  essere libero, libero come un uomo.
Vorrei  essere  libero come un uomo.
Come un uomo appena nato che ha di fronte solamente la natura
che cammina dentro a un bosco con la gioia di inseguire un'avventura                   
Sempre libero e vitale fa l'amore come fosse un'animale
incosciente come un uomo compiaciuto della propria libertà 

La libertà non è star sopra un albero
non è neanche il volo di un moscone
la libertà non è uno spazio libero,
libertà è partecipazione. 

(parlato) Vorrei essere libero, libero come un uomo
come un uomo  che ha bisogno di spaziare con la propria fantasia
e che trova questo spazio solamente nella sua democrazia
che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare
e nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà. 

La libertà non è star sopra un albero   
non è neanche avere un'opinione                       
la libertà non è uno spazio libero,                        
libertà è partecipazione.                                       

(parlato) Vorrei essere libero, libero come un uomo
come l'uomo più evoluto che si innalza con la propria intelligenza
e che sfida la natura con la forza incontrastata della scienza
con addosso l'entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmo
e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà.

La libertà non è star sopra un albero                
non è neanche un gesto o un'invenzione          
la libertà non è uno spazio libero                     

libertà è partecipazione. 
             

5° Documento          Una definizione del concetto di partecipazione

Partecipazione, in senso lato, può definirsi ogni orientamento del singolo ad aderire ad iniziative e scelte che toccano la collettività, attraverso l’adesione a programmi, l’aggregazione in gruppi, la condivisione e la riaffermazione di valori ed ideali comuni, ma anche diretta espressione di posizioni soggettive  e personali. La prima forma di partecipazione è la socializzazione, quando nella società il soggetto si pone in relazione con altri soggetti per dar vita ad attività istituzionalizzate: ad esempio quando è a scuola o in ambiente di lavoro.
 

 

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