Considerazioni sul libro di Jeremy Rifkin "Entropia"

Risorse rinnovabili e risorse non rinnovabili

Nel nostro pianeta avvengono processi fisici a diversi livelli (chimico, biologico, geologico etc..) nei quali viene trasformata la forma in cui si manifesta sia la materia che l'energia. Ad esempio il corpo di un animale morto o il tronco di un albero vengono trasformati in carbon fossile o in petrolio attraverso un processo che vede coinvolti un tipo particolare di batterio e fattori fisici come pressione e temperatura. Questo processo avviene in un tempo di milioni di anni.
Un altro esempio è costituito da un chicco di grano posto sotto qualche centimetro di terra. Esso si trasforma in una spiga attraverso un processo nel quale è richiesta la presenza di acqua, la luce solare, sostanze come l'azoto nella terra e l'anidrite carbonica nell'atmosfera. Questo processo dura qualche mese.
I prodotti finali di questi processi naturali costituiscono delle risorse per l'umanità e per qualsiasi altra forma di vita sul pianeta. Abbiamo bisogno dell'energia in forma chimica contenuta nel carbon fossile o nel petrolio per riscaldarci (trasformandola in energia termica) oppure per far muovere le nostre macchine (trasformandola in energia meccanica) oppure per dar luce alle nostre città (trasformandola in energia elettrica). Trasformando il grano in farina e quindi in pasta e in pane otteniamo l'energia necessaria ai nostri muscoli e al nostro cervello.

In tali processi naturali è possibile riscontrare una periodicità. Ad esempio l'alternarsi delle stagioni o l'alternarsi delle ere glaciali. In alcuni processi il periodo è a misura d'uomo nel senso che possiamo aspettare che il ciclo si ripeta perché il tempo tra una fase di produzione della risorsa (raccolta del grano) e la fase successiva non è troppo lungo. Si dice che le risorse ottenute da tali processi naturali sono risorse rinnovabili.
Risulta chiaro che risorse come il carbon fossile e il petrolio costituiscono risorse non rinnovabili. Infatti quando avremo esaurito (nell'arco di qualche centinaio di anni) le risorse attualmente presenti nel pianeta, non potremo permetterci di aspettare qualche milione di anni, il tempo necessario alla natura per ripetere il processo. Saremo costretti a trovare altre risorse naturali dalle quali ottenere l'energia necessaria per vivere. A tutti gli effetti pratici possiamo considerare queste risorse definitivamente esaurite. Ciò implica che un uso sostenibile (nel tempo) delle risorse energetiche naturali non può essere fondato su risorse non rinnovabili.

In questo contesto è importante prendere coscienza di un limite in noi esseri umani. Infatti, se è vero che attraverso i mezzi tecnici che abbiamo sviluppato durante tutta la nostra storia, siamo capaci di ottenere l'energia di cui abbiamo bisogno dalle risorse che la natura ci offre, sembra altrettanto vero che nulla possiamo fare per alterare i processi naturali dai quali si ottengono tali risorse. Come possiamo cambiare la periodicità delle stagioni se questa dipende strettamente dal periodo di rotazione della terra intorno al sole? Quale tecnologia può rallentare la terra nel suo moto di rotazione? E anche se ciò fosse possibile, come potremmo prevedere, in tutti i minimi particolari, gli effetti secondari che ciò causerebbe? Il clima sulla terra verrebbe certamente sconvolto in una maniera difficilmente controllabile.
Nella storia dell'umanità il progresso tecnologico ha semplicemente reso possibile lo sfruttamento di risorse energetiche naturali via via sempre meno accessibili cioè più difficili da trattare: usare dei tronchi d'albero presi da un bosco per riscaldare la propria abitazione o per cucinare è una operazione quasi immediata; l'unico lavoro da compiere è tagliare il tronco, il trasporto e bisogna saper accendere un fuoco. L'uso del carbone è già più complesso; bisogna scavare miniere profonde e una volta estratto bisogna saperlo trattare prima che sia pronto per l'uso. E così via per il petrolio (estrazione, trasporto,raffinamento) fino ad arrivare alla fissione nucleare, energia che la natura ci mette a disposizione ma che richiede una tecnologia raffinatissima. Per finire, consideriamo la fusione nucleare; l'energia c'è ma è così difficile da catturare che la tecnologia attuale non è ancora sufficiente.
In nessun modo le capacità tecnologiche umane hanno potuto cambiare una virgola dei processi naturali che, in ultima analisi, ci forniscono da sole le risorse. Tali processi dipendono solamente dalle leggi della natura e l'uomo non ha il potere di cambiare tali leggi ma può solamente conoscerle (forse) e usarle.

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sviluppo sostenibile, MODULI CLASSE 5^