Giuseppe Arcimboldi, La Primavera
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         La fortuna di Giuseppe Arcimboldi è legata ai cosiddetti ritratti figurati o parlanti, teste costruite accostando immagini di frutta o ortaggi. Esse esprimono la ricerca di raffinatezze e intellettualismi profani. L’artista eseguì due serie di cicli di Elementi e Stagioni per la corte praghese, lette successivamente in chiave allegorico-celebrativa del reame. Queste opere si basano su un complesso sistema di corrispondenze tra il microcosmo e il macrocosmo: i diversi elementi prendono forma umana per visualizzare il dominio della casa d’Austria sull’universo e sul tempo, nella persona del sovrano, adombrato nei profili dei ritratti. La Primavera è mostrata nel periodo della prima giovinezza, con un viso traboccante di fiori. Si tratta di un’opera serena. | 
                
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