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F. Petrarca - Solo e pensoso i più deserti campi  
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La prima rappresentazione grafica individua visivamente come si contrappongano nella poesia due fondamentali dimensioni: quella della natura ( spazio vuoto e solitario ) e quella - seppur implicita - della città ( spazio segnato dalla presenza umana ). Nell'animo del poeta si fa strada una forte concentrazione interiore, una volontà di raccoglimento e di solitudine, che è contrassegnata dal lento incedere all'interno di in uno spazio circoscritto, così da cadenzare quasi lo scorrere dei pensieri. 
Egli ricerca  la serenità nell'abbandono alla natura, che sembra diventare partecipe dei sentimenti umani con la sua muta presenza, mentre sono lontani gli occhi indiscreti, che potrebbero scoprire l'intimo tormento del poeta.
Ma nella tentata introspezione - che immerge l'uomo solo in un colloquio con se stesso - il pensiero d'amore emerge  prepotente con le sue ragioni e l'animo non può mai staccarsi da tale, persistente ragione di tormento.


La tabella che segue ripropone con varia tinteggiatura le tematiche che si intrecciamo nella composizione.
Emerge chiaramente l'insistenza delle aree gialle che richiamano la ricerca di protezione, isolamento, solitudine nella natura. E' questo l'atteggiamento più emblematico del poeta  rintracciabile anche nei trattati ( De vita solitaria ) e nelle epistole. L'importanza di tale ricerca - seppur vana - viene ribadita anche nella parte finale della poesia quando il poeta confesserà che il pensiero d'amore lo insegue ovunque.

Le aree viola ci parlano dell'impossibilità di mascherare all'esterno il tormento amoroso o di isolarlo interiormente - celandone temporaneamente l'urgenza , la pregnanza significativa a livello esistenziale.

Infine l'area verde individua un topos di tutta la poesia di matrice petrarchesca, che si imporrà largamente fino a penetrare nell'immaginario romantico: quello della natura, che, da semplice sfondo di eventi, diviene parte attiva quasi complice dei sentimenti  e del dramma umano  assumendo connotazioni precise e forti  in una sorta di personificazione che la trasforma in muta confidente dell'uomo.

Solo e pensoso i più deserti campi
vo mesurando a passi tardi e lenti,
Desiderio e ricerca di solitudine. 
Lento e cadenzato movimento dei passi che delimita lo spazio della riflessione.
e gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio uman l'arena stampi.
Viene evitata la compagni degli altri uomini -
Viene ricercata la protezione nell'isolamento della natura
Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le genti,  
perché negli atti d'alegrezza spenti
di fuor si legge com'io dentro avampi:

Totale trasparenza dei sentimenti. Incapacità a celare il dramma interiore

sì ch'io mi credo omai che
monti et piagge
e fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita,
ch'è celata altrui.
La natura è partecipe dei sentimenti umani. Le cose sembrano essere emblemi degli stati d'animo.


Ma pur sì aspre vie né sì selvagge cercar non so

Vana ricerca di isolamento

ch'Amor non venga sempre
ragionando con meco, et io co·llui.

L'Amore è stato d'animo dominante: non c'é pace interiore: esso riappare con la sua presenza inesorabile

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