La nascita delle lingue romanze ed il volgare italiano

 
E' dalla frammentazione politica, economica e linguistica del territorio europeo che nascono le premesse per la nascita delle cosiddette lingue neolatine o romanze da cui derivano alcune lingue moderne ( italiano, francese, spagnolo, portoghese, rumeno ). Queste lingue appartengono ad un'unica famiglia, in quanto hanno  comune derivazione dal latino, Si dicono romanze traendo spunto dall'espressione latina "romanice loqui" < parlare come i romani >. Il latino volgare, ormai trasformatosi sensibilmente ad opera dei parlanti, viene avvertito come un'entità linguistica nuova, ormai molto diversa dalla lingua scritta dell'età romana. La presa di coscienza di impiegare uno strumento comunicativo nuovo avviene in tempi diversi da zona a zona. In generale comunque è nel IX secolo 
( tra l'800 ed il 900 d.C. )
che emerge la consapevolezza di utilizzare nuovi idiomi.

La prima testimonianza del nuovo fenomeno si ha nell'813 con il Concilio di Tours, al tempo del Sacro Romano Impero di Carlo Magno, quando esplicitamente si prende atto dell'esistenza di due lingue con opposte finalità comunicative.

  • . Di fronte al peggioramento della preparazione culturale del clero il Concilio stabilisce che bisogna restaurare un latino corretto destinato alla comunicazione tra gli alti ranghi della gerarchia politica ed ecclesiastica.

  •  Del resto i chierici ( i religiosi ) dovranno farsi capire dalle masse analfabete e dovranno quindi tradurre le loro prediche nella lingua romana rustica o nelle parlate tedesche

Un altro documento che testimonia la percezione della nascita di nuovi idiomi ormai tra loro differenziati, capaci di connotare ampi gruppi etnici, è il Giuramento di Strasburgo ( 842 ) effettuato tra i figli di Carlo Magno, Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico. Nell'atto di suddividersi l'impero essi impiegano le lingue dei due popoli che governano ( l'antico francese e l'antico tedesco ) in modo da farsi capire dal proprio esercito. Quindi il giuramento venne ripetuto da ognuno nella lingua dell'altro in modo da impegnarsi presso la controparte. Infine i due eserciti giurarono ognuno nella propria lingua.



Il ritardo del volgare italiano.

In Italia l’uso scritto del volgare appare più tardi che in altri paesi; circa attorno al 960 d.C. Anche l'uso letterario del volgare avverrà in ritardo nel secolo XIII, mentre già alla fine dell'XI secolo ed agli inizi del XII la Francia produrrà la Chanson de Roland e la lirica trobadorica. 
I motivi per cui la lingua volgare viene impiegata più tardi in Italia rispetto ad altri paesi europei sono i seguenti:
- la più lunga penetrazione della lingua latina nelle nostre culture locali rispetto ad altri territori europei 
- la mancanza per lungo tempo di organismi politici accentrati in italia che potessero favorire la diffusione di un idioma comune. Non a caso le prime manifestazioni artistiche in Italia si hanno a Palermo presso la corte di Federico II di Svevia ( 1215 - 1250 ) l'unico sovrano che saprà dare temporanea compattezza ad uno stato pluriregionale nel Sud dell'Italia. 

I primi esempi del volgare italiano

I primi esempi di volgare giungono a noi di solito inseriti in più ampi testi in latino.
Gli ambiti in cui compaiono sono di due tipi: giuridico-notarile e religioso. Al primo appartengono i Placiti Campani di cui è famoso il Placito di Capua ( 960 ). In ambito religioso ricordiamo l'Iscrizione di S.Clemente ( XI sec) e la Formula di confessione umbra con latinismi alternati a rime in volgare. I Sermoni subalpini sono prediche del XII secolo che scelgono il volgare per comunicare con i fedeli ormai incapaci di comprendere il latino.

Vari fattori favoriscono la penetrazione in Italia della cultura e della lingua francese, sia d'oïl < francese antico >, sia d'oc < provenzale >. I primi contatti si hanno attraverso i Normanni che, con Roberto il Guiscardo nel 1059 conquistarono la Puglia e la Calabria e nel 1061 la Sicilia.
Nel Nord il rapporto costante con la Francia è mantenuto dai pellegrini di passaggio per Roma e per la Terrasanta
e dei mercanti che hanno ridato vita e prosperità alle città romane cadenti e in abbandono nei tempi del feudalesimo. Città marittime come Genova e Pisa intrattengono con la Francia e la Provenza fiorenti rapporti commerciali. Francese e provenzale divengono lingue di comunicazione e di cultura prima che il volgare.


Percorsi commerciali del Medioevo che collegano l'area italiana alla Francia

Il secolo che vedrà la vera nascita della lingua e della cultura italiana in volgare è il XIII ( 1200 - 1300 ), con l'impiego via via più diffuso della nuova lingua sia nell'uso pratico sia nel mondo letterario.
I fattori che determinarono la nascita e lo sviluppo del volgare furono l'emergere della borghesia mercantile, nuova classe sociale che porta una forte domanda di cultura. Non potendo permettersi lunghi studi universitari in latino intende servirsi di una lingua d'uso - il volgare - sufficientemente condivisa. Dopo secoli di oralità vi è una nuova spinta all'alfabetizzazione che nasce tra le classi più attive socialmente. Il volgare serve innanzitutto come lingua per il personale qualificato che vive all'interno del comune ( giuristi, tecnici dell'amministrazione,oratori, notai, maestri...).

Anche la rinnovata religiosità  dei gruppi ereticali e degli ordini mendicanti  incide sulla diffusione della lingua volgare, in quanto i nuovi soggetti religiosi cercano uno strumento linguistico più diretto per comunicare alle masse il messaggio evangelico.

Da tutti questi fattori viene un forte impulso alla produzione di testi in volgare. Saranno testi religiosi come le laude umbre, oppure legati alla vita del comune come le cronache cittadine, volti a fini di insegnamento e di pubblica utilità ( letteratura didascalica ). Quasi parallelamente nascerà anche una produzione letteraria rivolta al diletto: la lirica amorosa e la novellistica.

Il latino non tramonta tuttavia: di sua pertinenza sono gli scritti delegati allo studio universitario ed alla comunicazione tra gli esperti delle discipline più specialistiche ( teologia, filosofia, politica, diritto, sapere scientifico, liturgia ecclesiastica ).


La pagina web, costruita in laboratorio multimediale dagli alunni della classe 3^A Mercurio dell'ITCG CAVOUR è liberamente tratta dal manuale in uso nella classe: A.R. Guerriero, N. Palmieri, E. Lugarini, PRISMA, La letteratura dalle origini alla fine del Quattrocento, La Nuova Italia

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