Bruegel,
Combattimento fra Carnevale 
e Quaresima

Jan Bruegel il Vecchio, Combattimento fra Carnevale e 
Quaresima, 1559, Vienna, Kunsthistorisches Museum
Lo scontro tra Carnevale e Quaresima esprime lo spirito rinascimentale, che valorizza la vita terrena ma non esclude del tutto il mondo soprannaturale. La lotta è qui esemplificata nei due personaggi allegorici emblematizzati con opposte caratteristiche fisiche. In primo piano, sulla sinistra, Carnevale, gasso e tarchiato, a cavalcioni di una botte, con un pasticcio in testa e uno spiedo in pugno, viene spinto da una maschera, ed è seguito da un corteo mascherato. Sulla destra, Quaresima ha in testa l’arnia, simbolo del miele dei giorni di digiuno; il suo carretto è trainato da un frate e una monaca. Dietro di loro sono raffigurate attività e usanze quaresimali, come l’acquisto del pesce, e due farse tipiche di questo periodo. A sinistra si rappresentano due farse tradizionali in questo periodo dell’anno: Sposa sudicia dinanzi all’osteria e lo scontro fra Orsone e Valentino (tratto dal ciclo carolingio). Al centro, vengono rappresentate le attività tipiche del periodo pasquale, come le pulizie domestiche.
      "La lacerazione tra reale ed 
      ideale conduce ad una  finzione artefatta di vita , all' ipocrisia, alla 
      fuga dal riconoscere emozioni, paure, limiti di cui siamo fatti. Bruegel 
      rifiuta il manierismo e con esso il narcisismo delle corti, il culto 
      dell'immagine e delle mode, e con coraggio affonda nella carne del 
      tessuto sociale e di se stesso, unico modo per sentirsi e sentire 
      davvero. Lungi dall'inaridimento del crudo vivere, questa operazione di 
      ritorno a quel che siamo fa affiorare sentimenti e sublimazione 
      intensa ed effettiva dell'esistenza. Ma non possiamo scorgerla guardando 
      gli uomini, bensì la natura, da sempre in armonia con le sue leggi divine 
      da cui l'uomo si è scisso."
      Nazzareno Venturi
      in
      
      http://www.puntosufi.it/brugel.htm