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La villa romana come anticipazione della curtis

Il castello 1,  2, 3, 4.

L'investitura feudale  

La signoria locale e il diritto di banno.  

Economia curtense  

La cavalleria e la sua evoluzione

La gerarchia feudale

La società trinitaria

 I vescovi conti e la lotta per le investiture

 Evoluzione del  paesaggio agrario  

La società medioevale: il modello trinitario di Adalberone di Laon e la sua evoluzione.

Timpano della collegiata Saint Ursin di Bourges. I cavalieri dediti alla caccia, i contadini ai lavori agricoli

 Portale della cattedrale di Lucca (XIII sec ). Bassorilievo rappresentante i clerici ed i conti

Così come creati, uguali son tutti gli uomini. / E unica è la casa di Dio, sotto un'unica Legge;  

E una sola è la fede.Eppure triplice è l'ordine degli uomini. La legge degli uomini distingue due condizioni diverse,

Perché servo e signore non hanno medesima legge / E fra i nobili, governano gli uni e regnano altri     

E solido è il regno sotto il loro comando.  Altri ancora non sono posti sotto potere di altri

Se evitano i delitti proibiti dai re:  E sono i guerrieri, che proteggono la Chiesa

E tutti difendono, poveri e ricchi,  / Con uguale fermezza difendendo se stessi.

Altro stato è quello dei servi,  /  Che è mondo di dolori, che nulla possiede senza fatica:    

Chi mai potrà davvero su un abaco contare  /  Affanni, fatiche, disagi dei servi?                              

Dalle mani dei servi a tutti provengono ricchezze e tessuti: /   Nessun uomo libero potrebbe mai vivere senza,               

Ché quando la fatica s'impone e si brama il lusso e il denaro, / / Pontefici e re diventano servi dei servi.                                

Dal servo, che egli sostenta, riceve cibo il signore.   /    E sono senza fine le lacrime e i lamenti dei servi.          

Triplice è dunque la casa di Dio.     /    Unica essa è solo davanti alla fede, / Ché pregano gli uni, combattono altri, altri infine faticano.

Solidali fra loro, hanno inseparabili compiti. E con scambievole aiuto giova l'uno ai due altri                    

E tutti danno sostegno reciproco.   /   Unico e trino è dunque il vincolo che corre fra loro.

Così soltanto poté un tempo trionfare la legge, /   E poté il mondo raggiungere la pace.                  

Languiscono oggi le leggi e la pace svanisce /   Corrotti i costumi, va stravolto l'ordine del mondo.              

Ma tu, o re, stringi forte la lancia e a tutto soccorri,  /   Contro i malvagi serrando le redini della Giustizia.

Così come creati, uguali son tutti gli uomini. E unica è la casa di Dio, sotto un'unica Legge;

E una sola è la fede.Eppure triplice è l'ordine degli uomini. La legge degli uomini distingue due condizioni diverse,

Perché servo e signore non hanno medesima legge  /   E fra i nobili, governano gli uni e regnano altri     

E solido è il regno sotto il loro comando. / Altri ancora non sono posti sotto potere di altri

Se evitano i delitti proibiti dai re:  /   E sono i guerrieri, che proteggono la Chiesa

E tutti difendono, poveri e ricchi,  /  Con uguale fermezza difendendo se stessi.

Altro stato è quello dei servi, Che è mondo di dolori, che nulla possiede senza fatica:    

Chi mai potrà davvero su un abaco contare  /  Affanni, fatiche, disagi dei servi?                              

Dalle mani dei servi a tutti provengono ricchezze e tessuti: Nessun uomo libero potrebbe mai vivere senza,               

Ché quando la fatica s'impone e si brama il lusso e il denaro, Pontefici e re diventano servi dei servi.                                

Dal servo, che egli sostenta, riceve cibo il signore.  /     E sono senza fine le lacrime e i lamenti dei servi.          

Triplice è dunque la casa di Dio. / Unica essa è solo davanti alla fede, / Ché pregano gli uni, combattono altri, altri infine faticano.

Solidali fra loro, hanno inseparabili compiti /   E con scambievole aiuto giova l'uno ai due altri                    

E tutti danno sostegno reciproco. Unico e trino è dunque il vincolo che corre fra loro.

Così soltanto poté un tempo trionfare la legge / E poté il mondo raggiungere la pace.                  

Languiscono oggi le leggi e la pace svanisce /   Corrotti i costumi, va stravolto l'ordine del mondo.              

Ma tu, o re, stringi forte la lancia e a tutto soccorri, Contro i malvagi serrando le redini della Giustizia.

LOGICA DELLA CONVERGENZA E DELL’UNITA’

  “LA SOCIETA’ DEI FEDELI FORMA UN SOLO CORPO MA LO STATO NE COMPRENDE TRE” - “QUESTE TRE PARTI COESISTONO E NON SOPPORTANO DI ESSERE DISGIUNTE: I SERVIZI RESI DALL’UNA SONO LA CONDIZIONE DELLE OPERE DELLE ALTRE DUE; E CIASCUNA A SUA VOLTA S’INCARICA DI SOCCORRERE L’INSIEME” - “PERCIO’  QUESTO LEGAME TRIPLICE  E’ NONDIMENO UNO; COSI’ LA LEGGE HA POTUTO TRIONFARE, E IL MONDO GODERE LA PACE

LOGICA DELLA TRIPARTIZIONE E DELLA MUTUA DIPENDENZA

  “….LA LEGGE UMANA DISTINGUE ALTRE DUE CLASSI: NOBILI E SERVI, INFATTI NON SONO RETTI DALLO STESSO REGOLAMENTO“ - “ LA CASA DI DIO CHE SI CREDE UNA E’ DUNQUE DIVISA IN TRE: GLI UNI PREGANO, GLI ALTRI COMBATTONO, GLI ALTRI INFINE LAVORANO”

 

Una logica unitaria e trinitaria nello stesso tempo.

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      Nel testo va anzitutto notata la coesistenza di due enunciazioni contrastanti: l'eguaglianza di tutti gli uomini e nel contempo le loro differenze.  Le quali sono di due tipi: anzitutto una differenza di condizione fra servo e signore e poi  una differenza di ordine: coloro che pregano ( oratores ), coloro che combattono ( bellatores ), coloro che faticano ( laboratores ).  L'autore non spiega come possa sussistere questo contrasto, che però è modellato sulla coesistenza di una e di tre persone in Dio, cioè sul dogma della Trinità: l'origine religiosa, sacrale dell'immagine trinitaria lo esime da ogni spiegazione.  E d'altra parte modellare la società secondo uno schema teologico - la Trinità appunto - è per lui e per tanti altri teorici medievali la maggiore garanzia di perfezione, di corrispondenza fra il divino e l'umano.

La società teorizzata dal vescovo Adalberone di Laon è una società immobile, fissata una volta per sempre: ognuno dei tre ordini ha compiti precisi e non trasferibili all'altro, la condizione di servo e di signore non è modificabile.  Certo, l'autore vede che la società si trasforma, che la piccola nobiltà irrequieta e il conseguente sorgere della cavalleria minano il potere regale, ma per tutta questa «corruzione» non c'è altro rimedio che la restaurazione dei modello trinitario.

I versi dedicati alla condizione dei servi mettono certamente in luce un atteggiamento di umana pietà per i servi, che però non esclude la disistima per quei lavori che in un altro verso dei componimento Adalberone qualifica «vile occupazione mondana».  Questa pietà d'altra parte non è tale da incrinare la tripartizione degli ordini e la loro immodificabilità; per l'esistenza di coloro che pregano e di coloro che combattono sono indispensabili coloro che faticano: il compianto per le loro «Iacrime» e i loro «lamenti senza fine» non mette in discussione il ruolo loro destinato.   

Cristo e i tre ordini, Miniatura da un testo pubblicato a Venezia nel 1523. Benchè l'ideologia dei tre ordini non trovasse più riscontro nella società ormai borghese del XVI secolo, l'iconografia ne ripete i temi originali così come l'alto medioevo li aveva proposti attraverso il famoso testo di Adalberone di Laon.. Cristo al centro della rappresentazione distribuisce le parti, ordinando ai sacerdoti di pregare, ai contadini di lavorare e ai guerrieri di provvedere alla difesa del territorio. ( da Camera, Fabietti, Il medioevo, Zanichelli )

Sacerdoti, contadini, muratori e mercanti ( miniatura francese del tardo medioevo ). La borghesia assume consistenza, il contesto sociale si va articolando e complicando, emerge la nuova classe dei mercanti, ai contadini si affiancano altri  lavoratori ( gens de metier ) mentre nessuna immagine è riservata ai cavalieri. L'ideologia dei tre ordini corrisponde sempre meno alla concreta realtà economico-sociale. 

 da Camera, Fabietti, Il medioevo, Zanichelli 

 

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