- Home page
- Presentazione
- Ducato estense
- Ferrara
- Il castello 
- Sala dei giochi
- L'immaginario
artistico
- La cavalleria
- L'eroe liberatore
 - Scelte di vita
- Amore e guerra
- Allegoria
- Elegia
- Abbandono  e oblio di sé - Magia
-
Follia
- Il cavaliere cristiano - Tensione e dramma - Storia e religione
- Controriforma
- Conversione  - Natura personificata - Natura spiritualizzata - Natura
enigmatica
- Il bosco, la selva
- l'isola di pace
- Il labirinto

L'immaginario artistico della città di Ferrara nell'età umanistico rinascimentale. Un allegorismo raffinato, estremamente dinamico e ricco cromaticamente.



 

Cosmè Tura, La Primavera, 1463
 

“La linea è incisiva, mordente, tormentata da infiniti ritorni, non per stringere e consolidare le forme ma per tenere desto il colore, impedirgli di adagiarsi, sollecitare il processo che lo libera dall’inerzia della materia, come il fuoco pare attizzato dal crogiolo dell’alchimista…. Delfini, conchiglie, foglie diventano certe parti del seggio…tutto si appuntisce, perché la materia deve diventare energia”         ( Argan )

 


F.Cossa, Aprile ( il ciclo dei mesi ), Palazzo Schifanoia, Ferrara
 

Gli affreschi di Schifanoia conservano in parte, nelle scene poste più in basso (proprio di fronte agli ospiti del salone), nelle quali Borso d'Este compare a fianco dei membri della sua corte impegnato in una serie di attività ludiche o intento ad atti di governo, gli echi del gotico internazionale non essendo immemori della lezione di Pisanello. Ma l'ambientazione delle scene, tra architetture eleganti e rovine romane, con un rigoroso utilizzo della prospettiva, ci parla della raffinata cultura pittorica rinascimentale che ormai si era affermata nell’Italia del Nord. Pressoché negli stessi anni, con lo stesso intento celebrativo, Mantegna stava dipingendo a Mantova la Camera Picta.
I personaggi che sono raffigurati nelle scene che illustrano la vita di corte (ora conservate in modo comparativamente peggiore) dovevano essere reali, ben riconoscibili dagli ospiti ricevuti nel salone.
Le scene della vita contadina che qua e là si scorgono sullo sfondo, più che indicare l’alternanza delle stagioni, paiono inserti pittorici finalizzati a celebrare la prosperità economica del ducato ed il "buon governo" di Borso.

Se alziamo lo sguardo verso le fasce superiori degli affreschi, vediamo come il ciclo dei mesi di palazzo Schifanoia si arricchisca in modo straordinario di riferimenti neo-platonici che ci parlano di una complessa cultura astrologica e di una intensa passione per le allegorie derivate da dotte rivisitazioni della mitologia romana.

Ogni "mese" è diviso in tre fasce orizzontali sovrapposte: più in basso, con scoperti intenti celebrativi, sono descritte – come si è visto - scene di corte e di vita cittadina; la fascia intermedia mostra invece, su un fondo scuro, i segni zodiacali circondati da misteriose figure; la fascia superiore ci mostra il Trionfo della divinità che "governa" il mese in un carosello di scene mitologiche ed allegoriche.

Le rappresentazioni allegoriche degli affreschi del Salone dei mesi, in Palazzo Schifanoia a Ferrara, testimoniano il raffinato impiego del mito in chiave illustrativa dei cicli stagionali presente presso la corte estense alla fine del Quattrocento. Qui la tradizione cavalleresca di Boiardo, Ariosto e Tasso, inserirà il tema amoroso accanto a quello delle armi, mentre sottili riferimenti astrologici servono per recuperare le nascoste corrispondenze tra il mondo astrale posto sotto l'influsso divino e la Terra popolate dalle molte esistenze umane.
Il carro trionfale dell'amore con Venere issata al centro, trainato da due cigni, animali a lei sacri ( come le colombe, la lepre, la tartaruga e la conchiglia marina ) celebra l'affermazione di questa benevola influenza sugli uomini nati in questo mese. Ai lati gruppi di giovani amanti tra cespugli di fiori, mentre i conigli che sbucano qua e là simboleggiano l'unione feconda.
 

da http://it.wikipedia.org/wiki/Salone_dei_Mesi_di_Palazzo_Schifanoia_(Ferrara)#Il_ciclo_dei_mesi
 

Prima pagina - La città - Palazzo Rucellai - Il castello estense - Home page